In the first wave of the sars-cov 2 pandemy, one of the main targets was to find a rapid and reliable diagnostic test, applicable on a large number of people. Most of the efforts have focused on three types of tests: the molecular analysis, the antigenic tests and the serological analyses. Each of these is characterized by advantages and limitations. The methods of direct or indirect research of exposure to the virus have also included the radiodiagnostics, the clinical datas and the biochemical profile of laboratory analyses. The methods of diagnosing COVID are of fundamental importance in the assessment of the cause of death of patients who died during the first pandemic wave. In June 2020 the ISS provided guidelines about the certification of the causes of death related to COVID-19 in relation to the results of diagnostic tests. This paper aims to analyze the results of the serological tests carried out on patients that have been admitted to the San Martino Hospital in Genoa during the COVID emergency and then died on a date between 01.03.2020 and 17.05.2020, with the purpose of evaluating the concordance between these results and the diagnosis of the cause of death. The results show how the positity to serological tests is not statistically related to the certification of COVID-related death. In more than 50% of the cases the antibody negativity did not affect the clinical certification of the cause of death, even when a negative molecular confirmation has been obtained on the latest analysis by naso-pharyngeal swab (22.7% of cases with negative serology and diagnosis of COVID-related death were also characterized by a negative molecular data chronologically close to the death).

Nelle fasi iniziali dell’emergenza sanitaria da Sars-CoV 2, uno degli obbiettivi maggiori ha riguardato la ricerca di un test diagnostico rapido, affidabile ed applicabile su larga scala: le tre tipologie di test diagnostici su cui sin dall’inizio si sono concentrati gli sforzi sono state l’analisi molecolare, i test antigenici e le analisi sierologiche, ciascuna delle quali caratterizzata da vantaggi e limiti. Alle metodiche di ricerca diretta o indiretta dell’esposizione al virus, si sono succedute quelle inerenti la radiodiagnostica, la clinica ed il profilo biochimico delle analisi di laboratorio. Le modalità di diagnosi della COVID risultano fondamentali nella valutazione della causa del decesso dei pazienti morti durante la prima ondata pandemica e a giugno 2020 l’ISS ha approfondito il tema della certificazione delle cause del decesso relative alla COVID-19 in relazione ai risultati dei test diagnostici. Questo lavoro si pone l’obbiettivo di analizzare i risultati dei test sierologici effettuati ai pazienti ricoverati presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova nell’emergenza COVID e successivamente deceduti in una data compresa tra il 01.03.2020 ed il 17.05.2020 con lo scopo di valutare la concordanza tra tali risultati e la successiva diagnosi di morte certificata. I risultati ottenuti permettono di affermare come la positvità ai test sierologici non sia statisticamente correlata alla certificazione di morte COVID-correlata, mostrando come in oltre il 50% del campione la negatività anticorpale non abbia influito nella certificazione clinica della causa della morte, anche a fronte di una conferma negativa molecolare ottenuta sull’analisi dell’ultimo prelievo mediante tampone naso-faringeo (il 22,7% dei casi con sierologia negativa e diagnosi di morte COVID-correlata, era caratterizzata anche da un dato molecolare negativo cronologicamente vicino al decesso).

Correlazione tra i risultati delle indagini sierologiche e la diagnosi di morte nei decessi ospedalieri della prima ondata pandemica da SARS-COV 2

TETTAMANTI, CAMILLA
2021-05-12

Abstract

In the first wave of the sars-cov 2 pandemy, one of the main targets was to find a rapid and reliable diagnostic test, applicable on a large number of people. Most of the efforts have focused on three types of tests: the molecular analysis, the antigenic tests and the serological analyses. Each of these is characterized by advantages and limitations. The methods of direct or indirect research of exposure to the virus have also included the radiodiagnostics, the clinical datas and the biochemical profile of laboratory analyses. The methods of diagnosing COVID are of fundamental importance in the assessment of the cause of death of patients who died during the first pandemic wave. In June 2020 the ISS provided guidelines about the certification of the causes of death related to COVID-19 in relation to the results of diagnostic tests. This paper aims to analyze the results of the serological tests carried out on patients that have been admitted to the San Martino Hospital in Genoa during the COVID emergency and then died on a date between 01.03.2020 and 17.05.2020, with the purpose of evaluating the concordance between these results and the diagnosis of the cause of death. The results show how the positity to serological tests is not statistically related to the certification of COVID-related death. In more than 50% of the cases the antibody negativity did not affect the clinical certification of the cause of death, even when a negative molecular confirmation has been obtained on the latest analysis by naso-pharyngeal swab (22.7% of cases with negative serology and diagnosis of COVID-related death were also characterized by a negative molecular data chronologically close to the death).
12-mag-2021
Nelle fasi iniziali dell’emergenza sanitaria da Sars-CoV 2, uno degli obbiettivi maggiori ha riguardato la ricerca di un test diagnostico rapido, affidabile ed applicabile su larga scala: le tre tipologie di test diagnostici su cui sin dall’inizio si sono concentrati gli sforzi sono state l’analisi molecolare, i test antigenici e le analisi sierologiche, ciascuna delle quali caratterizzata da vantaggi e limiti. Alle metodiche di ricerca diretta o indiretta dell’esposizione al virus, si sono succedute quelle inerenti la radiodiagnostica, la clinica ed il profilo biochimico delle analisi di laboratorio. Le modalità di diagnosi della COVID risultano fondamentali nella valutazione della causa del decesso dei pazienti morti durante la prima ondata pandemica e a giugno 2020 l’ISS ha approfondito il tema della certificazione delle cause del decesso relative alla COVID-19 in relazione ai risultati dei test diagnostici. Questo lavoro si pone l’obbiettivo di analizzare i risultati dei test sierologici effettuati ai pazienti ricoverati presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova nell’emergenza COVID e successivamente deceduti in una data compresa tra il 01.03.2020 ed il 17.05.2020 con lo scopo di valutare la concordanza tra tali risultati e la successiva diagnosi di morte certificata. I risultati ottenuti permettono di affermare come la positvità ai test sierologici non sia statisticamente correlata alla certificazione di morte COVID-correlata, mostrando come in oltre il 50% del campione la negatività anticorpale non abbia influito nella certificazione clinica della causa della morte, anche a fronte di una conferma negativa molecolare ottenuta sull’analisi dell’ultimo prelievo mediante tampone naso-faringeo (il 22,7% dei casi con sierologia negativa e diagnosi di morte COVID-correlata, era caratterizzata anche da un dato molecolare negativo cronologicamente vicino al decesso).
COVID-related death; sierological analysis; cause of death.
morte COVID correlata; test sierologici; causa di morte.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1046322
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