The existence of consonants at the velar, alveolar and bilabial places of articulation seems to represent the basis of the structure of a consonant system, described by many authors according to various approaches. Nevertheless a few scattered references to languages without any bilabial sound can be found in literature, especially by authors dealing with American native languages. For this reason, the presence of bilabial consonants cannot be considered as a universal of language but rather a linguistic tendency, admitting, as such, some exceptions. The above mentioned references describe the phenomenon by a merely synchronic perspective, leaving thereby aside, not only extinct languages, but also those showing at a distant time in the past the lack of these sounds, which were later introduced in their consonant inventory. Based on this background and on the results brought out by the analysis of the reference material, this dissertation focuses mainly on the three following points. 1) A mapping of all languages and linguistic families involved, regardless whether they are living, extinct or characterized by this phenomenon at a distant time in the past, providing information about their distribution, their genealogy and their phonology, of course with particular emphasis on bilabial sounds. This first aim includes also a digital map of these languages, created by using the software QGIS. 2) Ascribing a complete lack of bilabial consonants to those proto-languages, whose reconstructions showed some loose ends with regard to these phonemes, as well as the lack of unanimity among the various authors dealing with them. This second objective was pursued primarily by means of typological studies. 3) A description of how the phenomenon occurs, based on the analysis of the different languages and linguistic families involved, along with a research on the explication of the possible reasons underlying it.

La presenza di consonanti nei punti d’articolazione velare, alveolare e bilabiale sembra rappresentare la base della costituzione di un sistema consonantico e viene descritta da diversi autori, secondo svariati approcci. Ciononostante sono presenti in letteratura, seppur in maniera piuttosto sporadica, riferimenti all’esistenza di lingue con una completa assenza di consonanti bilabiali, soprattutto da parte di autori dediti allo studio delle lingue native americane. Questo fa sì, pertanto, che la presenza di bilabiali non possa essere considerata un universale linguistico ma piuttosto una tendenza linguistica universale, che ammette , quindi, eccezioni. I riferimenti portati finora osservano il fenomeno da una prospettiva puramente sincronica, escludendo in tal modo, non soltanto le lingue estinte, ma anche quelle che hanno avuto un’assenza completa dei fonemi in questione in un momento lontano della propria storia, inserendoli successivamente nel proprio sistema consonantico. Sulla base di questo retroterra e di quanto emerso dal materiale consultato, la tesi si sviluppa principalmente sui tre seguenti punti. 1) La mappatura di tutte le lingue e famiglie linguistiche parlate o estinte, interessate in un qualsiasi momento della loro storia dal fenomeno, fornendo informazioni sulla distribuzione, genealogia e fonologia, con particolare attenzione, ovviamente, all’assenza di bilabiali. Questo primo obiettivo comprende anche una mappa digitale delle lingue, creata con l’utilizzo del software QGIS. 2) L’attribuzione di una completa assenza di bilabiali a quelle proto-lingue, la cui ricostruzione presentava punti oscuri proprio in merito a tali fonemi, nonché una mancanza di unanimità fra i diversi autori che le hanno studiate. Questo secondo obiettivo è stato perseguito principalmente attraverso studi tipologici. 3) Una descrizione delle caratteristiche della manifestazione del fenomeno secondo l’analisi delle diverse lingue e famiglie interessate e una ricerca della spiegazione delle cause che ne sono alla base.

Lingue senza consonanti bilabiali

CARCHIA, MARCO
2021-01-27

Abstract

The existence of consonants at the velar, alveolar and bilabial places of articulation seems to represent the basis of the structure of a consonant system, described by many authors according to various approaches. Nevertheless a few scattered references to languages without any bilabial sound can be found in literature, especially by authors dealing with American native languages. For this reason, the presence of bilabial consonants cannot be considered as a universal of language but rather a linguistic tendency, admitting, as such, some exceptions. The above mentioned references describe the phenomenon by a merely synchronic perspective, leaving thereby aside, not only extinct languages, but also those showing at a distant time in the past the lack of these sounds, which were later introduced in their consonant inventory. Based on this background and on the results brought out by the analysis of the reference material, this dissertation focuses mainly on the three following points. 1) A mapping of all languages and linguistic families involved, regardless whether they are living, extinct or characterized by this phenomenon at a distant time in the past, providing information about their distribution, their genealogy and their phonology, of course with particular emphasis on bilabial sounds. This first aim includes also a digital map of these languages, created by using the software QGIS. 2) Ascribing a complete lack of bilabial consonants to those proto-languages, whose reconstructions showed some loose ends with regard to these phonemes, as well as the lack of unanimity among the various authors dealing with them. This second objective was pursued primarily by means of typological studies. 3) A description of how the phenomenon occurs, based on the analysis of the different languages and linguistic families involved, along with a research on the explication of the possible reasons underlying it.
27-gen-2021
La presenza di consonanti nei punti d’articolazione velare, alveolare e bilabiale sembra rappresentare la base della costituzione di un sistema consonantico e viene descritta da diversi autori, secondo svariati approcci. Ciononostante sono presenti in letteratura, seppur in maniera piuttosto sporadica, riferimenti all’esistenza di lingue con una completa assenza di consonanti bilabiali, soprattutto da parte di autori dediti allo studio delle lingue native americane. Questo fa sì, pertanto, che la presenza di bilabiali non possa essere considerata un universale linguistico ma piuttosto una tendenza linguistica universale, che ammette , quindi, eccezioni. I riferimenti portati finora osservano il fenomeno da una prospettiva puramente sincronica, escludendo in tal modo, non soltanto le lingue estinte, ma anche quelle che hanno avuto un’assenza completa dei fonemi in questione in un momento lontano della propria storia, inserendoli successivamente nel proprio sistema consonantico. Sulla base di questo retroterra e di quanto emerso dal materiale consultato, la tesi si sviluppa principalmente sui tre seguenti punti. 1) La mappatura di tutte le lingue e famiglie linguistiche parlate o estinte, interessate in un qualsiasi momento della loro storia dal fenomeno, fornendo informazioni sulla distribuzione, genealogia e fonologia, con particolare attenzione, ovviamente, all’assenza di bilabiali. Questo primo obiettivo comprende anche una mappa digitale delle lingue, creata con l’utilizzo del software QGIS. 2) L’attribuzione di una completa assenza di bilabiali a quelle proto-lingue, la cui ricostruzione presentava punti oscuri proprio in merito a tali fonemi, nonché una mancanza di unanimità fra i diversi autori che le hanno studiate. Questo secondo obiettivo è stato perseguito principalmente attraverso studi tipologici. 3) Una descrizione delle caratteristiche della manifestazione del fenomeno secondo l’analisi delle diverse lingue e famiglie interessate e una ricerca della spiegazione delle cause che ne sono alla base.
allophone; American native languages; bilabial consonants; Caddoan; consonant system, Eyak-Athabaskan-Tlingit; genealogy, Iroquoian, lack, linguistic family; Ofayé; Otomanguean; phoneme; phonemic inventory; proto-language; reconstruction; Salish; Taushiro; Tillamook; typology; universal of language; vowel system
allofono; assenza; caddo; consonanti bilabiali; eyak-athabaska-tlingit; famiglia linguistica; fonema; genealogia; inventario fonemico; irochese; lingue native americane; ofayé; otomangueo; proto-lingua; ricostruzione; salish; sistema consonantico; sistema vocalico; taushiro; tillamook; tipologia; universale linguistico
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1035364
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