Il saggio si propone di esplorare le forme della rappresentazione letteraria dei luoghi naturali all’interno della poesia religiosa di Torquato Tasso, prendendo in esame una serie di brani contenuti nelle rime sacre, nella "Gerusalemme liberata" e soprattutto nel "Monte Oliveto". La campionatura proposta permette di rilevare le diverse declinazioni con cui il motivo paesaggistico è trattato nella poesia sacra tassiana, oscillanti tra l’uso degli scenari naturali come manifestazioni della grandezza divina e l’impiego degli stessi come emblemi del peccato e delle distrazioni terrene, in connessione con i temi del "contemptus mundi" e dell’elogio della vita monastica.

Il paesaggio nella poesia sacra tassiana

Matteo Navone
2020-01-01

Abstract

Il saggio si propone di esplorare le forme della rappresentazione letteraria dei luoghi naturali all’interno della poesia religiosa di Torquato Tasso, prendendo in esame una serie di brani contenuti nelle rime sacre, nella "Gerusalemme liberata" e soprattutto nel "Monte Oliveto". La campionatura proposta permette di rilevare le diverse declinazioni con cui il motivo paesaggistico è trattato nella poesia sacra tassiana, oscillanti tra l’uso degli scenari naturali come manifestazioni della grandezza divina e l’impiego degli stessi come emblemi del peccato e delle distrazioni terrene, in connessione con i temi del "contemptus mundi" e dell’elogio della vita monastica.
2020
9788890790560
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