Superati «novant’anni d’impazienza» e dopo un lungo periodo votato all’autocommento e all’esplorazione delle proprie intenzioni, Raffaele La Capria ha raccolto le sue opere in due Meridiani curati da Silvio Perrella. La Capria ne ha celebrato l’uscita nella prolusione inaugurale di Salerno Letteratura, poi confluita nel breve autoritratto narrativo "Introduzione a me stesso" (2014). In questa sede, l’autore è tornato su alcuni punti essenziali della sua riflessione sulla scrittura, come la relazione, reciproca e ineludibile, fra tradizione e contemporaneità. All’epilogo del «romanzo involontario» di una vita, La Capria guarda retrospettivamente alla propria esperienza come ad un’autentica educazione intellettuale. Perciò, muovendo da un’intervista inedita del 2015, riportata integralmente in appendice, la tesi ha l’obiettivo di ricostruire l’apprendistato letterario di La Capria dai primi anni Trenta, quando l’autore ancora frequentava il ginnasio, fino all’inizio dei Sessanta, quando ottenne il premio che ne avrebbe assicurato il successo. Il percorso, che riesamina l’intera bibliografia lacapriana nella sua varietà e nella sua stratificazione, si articola in una serie di fasi interdipendenti: la partecipazione indiretta alle iniziative dei GUF (intorno alle riviste «IX maggio» e «Pattuglia»); l’incursione nel giornalismo e l’impegno culturale nell’immediato dopoguerra (sulle pagine di «Latitudine» e di «SUD»); l’attività di traduttore dal francese e dall’inglese (da André Gide a T.S. Eliot); l’impiego alla RAI come autore e conduttore radiofonico (con trasmissioni dedicate a Orwell, Stevenson, Saroyan e Faulkner); la collaborazione con «Il Gatto Selvatico», la rivista dell’ENI voluta da Enrico Mattei e diretta da Attilio Bertolucci; e le vicende editoriali dei suoi primi due romanzi, “Un giorno d’impazienza” (1952) e “Ferito a morte” (1961), fino alla conquista dello Strega. La rilettura dell’opera di uno scrittore semi-autobiografico come La Capria, attraverso il costante riscontro di fonti giornalistiche, testimonianze epistolari e documenti d’archivio che avvalorano e occasionalmente smentiscono la sua versione dei fatti, diventa allora un’occasione per immergersi nella sua mitografia personale e avventurarsi in territori finora poco esplorati: come la ricostruzione del suo profilo culturale, a partire dal milieu in cui La Capria vive e opera, o l’incidenza delle letture e delle esperienze giovanili sulla sua prassi letteraria.

L'apprendistato letterario di Raffaele La Capria

FEDERICO, LUCA
2020-05-27

Abstract

Superati «novant’anni d’impazienza» e dopo un lungo periodo votato all’autocommento e all’esplorazione delle proprie intenzioni, Raffaele La Capria ha raccolto le sue opere in due Meridiani curati da Silvio Perrella. La Capria ne ha celebrato l’uscita nella prolusione inaugurale di Salerno Letteratura, poi confluita nel breve autoritratto narrativo "Introduzione a me stesso" (2014). In questa sede, l’autore è tornato su alcuni punti essenziali della sua riflessione sulla scrittura, come la relazione, reciproca e ineludibile, fra tradizione e contemporaneità. All’epilogo del «romanzo involontario» di una vita, La Capria guarda retrospettivamente alla propria esperienza come ad un’autentica educazione intellettuale. Perciò, muovendo da un’intervista inedita del 2015, riportata integralmente in appendice, la tesi ha l’obiettivo di ricostruire l’apprendistato letterario di La Capria dai primi anni Trenta, quando l’autore ancora frequentava il ginnasio, fino all’inizio dei Sessanta, quando ottenne il premio che ne avrebbe assicurato il successo. Il percorso, che riesamina l’intera bibliografia lacapriana nella sua varietà e nella sua stratificazione, si articola in una serie di fasi interdipendenti: la partecipazione indiretta alle iniziative dei GUF (intorno alle riviste «IX maggio» e «Pattuglia»); l’incursione nel giornalismo e l’impegno culturale nell’immediato dopoguerra (sulle pagine di «Latitudine» e di «SUD»); l’attività di traduttore dal francese e dall’inglese (da André Gide a T.S. Eliot); l’impiego alla RAI come autore e conduttore radiofonico (con trasmissioni dedicate a Orwell, Stevenson, Saroyan e Faulkner); la collaborazione con «Il Gatto Selvatico», la rivista dell’ENI voluta da Enrico Mattei e diretta da Attilio Bertolucci; e le vicende editoriali dei suoi primi due romanzi, “Un giorno d’impazienza” (1952) e “Ferito a morte” (1961), fino alla conquista dello Strega. La rilettura dell’opera di uno scrittore semi-autobiografico come La Capria, attraverso il costante riscontro di fonti giornalistiche, testimonianze epistolari e documenti d’archivio che avvalorano e occasionalmente smentiscono la sua versione dei fatti, diventa allora un’occasione per immergersi nella sua mitografia personale e avventurarsi in territori finora poco esplorati: come la ricostruzione del suo profilo culturale, a partire dal milieu in cui La Capria vive e opera, o l’incidenza delle letture e delle esperienze giovanili sulla sua prassi letteraria.
27-mag-2020
1922; 1961; 9 maggio; Achille Lauro; adattamento; Alain Robbe-Grillet; Alain-Fournier; Alberto Moravia; Alberto Negrin; Alberto Sordi; Alcide De Gasperi; Aldo Liguori; Alexandra La Capria; alleati; Alter Alter; Amore e psiche; André Gide; André Malraux; Andrea Camilleri; Anna Maria Ortese; Anton Cechov; Anton Čechov; Anton Giulio Majano; Antonia Ridge; Antonio Ghirelli; Antonio Piccone Stella; apprendista; apprendistato; Aretusa; armistizio; Arnoldo Foà; Arnoldo Mondadori; Arthur Rimbaud; articolo; Arturo Labriola; Attilio Bertolucci; atto unico; Avanti!; Bari; Belvedere; Benedetto Croce; Benito Mussolini; Beppe Fenoglio; boom; boom economico; Carla de Riso; Carlo Bo; Carlo Emilio Gadda; Carlo Fruttero; Carlo Ginzburg; Carlo Levi; Cecil Day Lewis; centro; Cesare Brandi; Cesare Pavese; Christopher Isherwood; cinema; Claudio Gorlier; comunismo; Contenuti; copioni; Corrado Pavolini; Corriere dalla Sera; cuore; Curzio Malaparte; Damiano Damiani; DC; democrazia cristiana; Dino Buzzati; Domenico Porzio; dramma; duce; Dylan Thomas; Edgar Allan Poe; editore; Eduardo De Filippo; EIAR; Elio Vittorini; Elsa Morante; Elvio Sadun; elzeviro; Emilio Lussu; Enrico Job; Enrico Mattei; Enzo Siciliano; ERI; Ermanno Colarocco; Ermanno Rea; ermetismo; Ernest Hemingway; Erri De Luca; Erskine Caldwell; esistenzialismo; Eugenio Montale; Fabio Della Seta; fallimento; fascismo; fenomenologia; Ferito a morte; filologia; Fiorenza Pucci; Franca Valeri; Francesco Compagna; Francesco Rosi; Francis Scott Fitzgerald; Franz Kafka; Furio Sampoli; Gabriele Baldini; Gary Cooper; Geno Pampaloni; George Farquhar; George Orwell; George Rehm; Gerardo Nalbandian; Giacomo Leopardi; Gian Domenico Giagni; Gianni Scognamiglio; Gino Modigliani; Giorgio Napolitano; Giorgio Prosperi; giornalismo; giornalista; Giovanni Comisso; Giovanni Papini; Giovanni Urbani; Giulio Einaudi; Giuseppe Marotta; Giuseppe Patroni Griffi; Goffredo Parise; Grazia Rattazzi Gambelli; GUF; Guido Davico Bonino; Hayden White; Henrik Ibsen; Henry James; Henry Miller; Henry Moore; Henry Treece; Herman Melville; hybris; Ignazio Silone; Il Caffé Politico e Letterario; Il Dramma; Il Foglio; Il Gatto Selvatico; Il Mattino; Il Messaggero; Il Mondo; Ilaria Occhini; industria; intervista; Inventario; Italo Calvino; Ivan Turgenev; IX maggio; James Joyce; James Matthew Barrie; James Thurber; Jan Greenlees; Jean Cocteau; Jean-Paul Sartre; John Horne Burns; Joseph Conrad; Julien Green; kafkismo; Karl Marx; La Fiera Letteraria; La Rassegna; La Repubblica; La Stampa; La Voce; Latitudine; laurismo; Leo Longanesi; L'Espresso; letteratura; letteratura comparata; letteratura inglese; letteratura italiana; liberazione; L'immaginazione; Lina Wertmuller; Lina Wertmüller; Linea d'ombra; Luca Ronconi; Luigi Compagnone; Luigi Pirandello; Marcel Proust; Mario Pomilio; Mario Soldati; Mario Stefanile; marxismo; Massimo Caprara; Matilde Serao; Maurizio Barendson; Mikhail Kamenetzky; miracolo italiano; musica; napoletanità; Napoli; narrativa; nemesis; Norman Douglas; Norman Lewis; Nostro Tempo; Nove Maggio; Novecento; Nuovi Argomenti; occupazione; orecchio; Oreste del Buono; Palazzo donn'Anna; Palermo; palinsesto; Palmiro Togliatti; Paolo Sorrentino; Paolo Virzì; partito comunista; Pasquale Prunas; Pattuglia; Paul Éluard; Paul Jarrico; Paul Léautaud; PC; Pier Paolo Pasolini; Pierre Emmanuel; Pietro Masserano Taricco; poesia; polifonia; Posillipo; Predrag Matvejevic; Predrag Matvejević; Premio Strega; prosa; Quaderni Milanesi; Questo e altro; racconto; radio; Radiocorriere; radiodramma; radioteatro; Raffaele La Capria; RAI; Rainer Maria Rilke; Reader's Digest; recensione; regia; regista; reportage; reporter; riduzione; riscrittura; riscrivere; Robert Louis Stevenson; Roberta La Capria; Roma; romanzo; rubrica; Ruggero Guarini; Ruggero Zangrandi; Sandro Veronesi; sceneggiatore; sceneggiatura; Sergio Amidei; Sergio Pugliese; Sigmund Freud; Silvio Berlusconi; Silvio Perrella; sinistra; Siro Angeli; stampa universitaria; Stendhal; Stéphane Mallarmé; Stephen Crane; Stephen Spender; Sud; teatro; teatro GUF; televisione; Tempo Presente; Thierry Maulnier; Thomas Mann; Thomas Stearns Eliot; Tom Stoppard; Tommaso Giglio; Tonino Guerra; tradurre; traduttore; traduzione; trasmissione; Truman Capote; TV; Tyrone Guthrie; Ugo Stille; Umberto Benedetto; Umberto I; Umberto Silva; Un giorno d'impazienza; Valentino Bompiani; Vittorio Caprioli; Walter Ronchi; William Faulkner; William Fense Weaver; William Saroyan; William Shakespeare; William Weaver; Wystan Hugh Auden; XX secolo
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Descrizione: L'apprendistato letterario di Raffaele La Capria
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1005664
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