A partire da due punti forti dell’interpretazione del Simposio di Giovanni Reale, quello della sua natura “oracolare” e quello del “gioco di maschere”, che si esprime specialmente nel ribaltamento di ruoli fra Diotima e Socrate, si propone un’esegesi puntuale del penultimo gradino della “scala d’amore” (210 C 6-E 1), dedicato alla bellezza delle scienze. In parallelo sia a passi di Resp. VII, sia ad Arist. Metaph. M 3, 1078 a 31-b 6, ove si allude ad una polemica fra Aristippo e Platone sul nesso fra matematiche, bellezza e bontà, le “scienze” di cui si sottolinea nel Simposio il legame con eros e il bello presentano la fisionomia più precisa delle discipline, come la logistike, volte allo studio delle grandezze incommensurabili e all’espressione dei loro rapporti (logoi), con particolare riguardo al cosiddetto “teorema elegante dei Pitagorici” e alla sua rappresentazione nel “pentagramma”.
«Vedere il bello delle scienze». Eros, bellezza e matematiche nel "Simposio" di Platone
CATTANEI E
2015-01-01
Abstract
A partire da due punti forti dell’interpretazione del Simposio di Giovanni Reale, quello della sua natura “oracolare” e quello del “gioco di maschere”, che si esprime specialmente nel ribaltamento di ruoli fra Diotima e Socrate, si propone un’esegesi puntuale del penultimo gradino della “scala d’amore” (210 C 6-E 1), dedicato alla bellezza delle scienze. In parallelo sia a passi di Resp. VII, sia ad Arist. Metaph. M 3, 1078 a 31-b 6, ove si allude ad una polemica fra Aristippo e Platone sul nesso fra matematiche, bellezza e bontà, le “scienze” di cui si sottolinea nel Simposio il legame con eros e il bello presentano la fisionomia più precisa delle discipline, come la logistike, volte allo studio delle grandezze incommensurabili e all’espressione dei loro rapporti (logoi), con particolare riguardo al cosiddetto “teorema elegante dei Pitagorici” e alla sua rappresentazione nel “pentagramma”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.