Nella Metafisica di Aristotele non si incontra alcun interrogativo di “teodicea” come quello Si Deus est, unde malum? Il problema del male viene sollevato da Aristotele all’interno dell’indagine dialettica sulle teorie dei principi dei suoi predecessori, con particolare riguardo a quella sostenuta da Platone e dagli Accademici. Si propone un commento riga per riga al passo di Theta 9, 1051 a 4-21, di cui si mette in luce il background dialettico e platonico, contestando ciò che molti esegeti, a partire dalla tarda antichità, ne hanno tratto erroneamente: l'idea di un "male metafisico", connesso all’essere potenziale.
Il male nella Metafisica di Aristotele. Alcune questioni di interpretazione
CATTANEI, ELISABETTA
2015-01-01
Abstract
Nella Metafisica di Aristotele non si incontra alcun interrogativo di “teodicea” come quello Si Deus est, unde malum? Il problema del male viene sollevato da Aristotele all’interno dell’indagine dialettica sulle teorie dei principi dei suoi predecessori, con particolare riguardo a quella sostenuta da Platone e dagli Accademici. Si propone un commento riga per riga al passo di Theta 9, 1051 a 4-21, di cui si mette in luce il background dialettico e platonico, contestando ciò che molti esegeti, a partire dalla tarda antichità, ne hanno tratto erroneamente: l'idea di un "male metafisico", connesso all’essere potenziale.File | Dimensione | Formato | |
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