Nella Sezione di Genova dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è stata recentemente installata, in collaborazione con il Laboratorio di Fisica Ambientale del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova, ChAMBRe (Chamber for Aerosol Modelling and Bio-aerosol Research), la prima Camera di simulazione atmosferica specificatamente concepita per studiare la componente biologica dell’aerosol atmosferico. Presso la camera di simulazione atmosferica CESAM (Créteil, Francia) sono sati effettuati alcuni esperimenti pilota recentemente pubblicati [1], che sono stati lo spunto per la costruzione di una struttura dedicata allo studio del comportamento dei più comuni agenti patogeni presenti in atmosfera sotto forma di bioaerosol e in particolare dei meccanismi che controllano le interazioni tra questi e le altre componenti dell’aerosol e più in generale dell’atmosfera. L’attività di ricerca a ChAMBRe si concentrerà sull’indagine del comportamento del bio-aerosol in differenti condizioni atmosferiche e in presenza di tipici inquinanti antropici (come il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto, etc.) che possono influenzare la vitalità, la morfologia e la dispersione dei batteri in atmosfera. Come primo passo è necessario innanzitutto mettere a punto un protocollo che garantisca la riproducibilità degli esperimenti in una struttura complessa come ChAMBRe. Ci si è quindi concentrati su aspetti cruciali quali: crescita in vitro e successiva iniezione in camera di una data concentrazione di batteri, seguita da una fase di estrazione, campionamento e misura della vita media all’interno della camera. Gli esperimenti sono volti anche ad identificare eventuali condizioni di stress ambientali e meccaniche per i microrganismi e la loro risposta come singoli individui e come colonie. Sono stati eseguiti esperimenti su due tipologie di ceppi batterici frequentemente utilizzati come organismi modello: il Bacillus subtilis e l’Escherichia coli, appartenenti rispettivamente al gruppo dei Gram-positivi e dei Gram-negativi. I risultati e il protocollo sperimentale messo a punto verranno presentati a PM2018.

ChAMBRe: studi su bio-aerosol in camera di simulazione atmosferica

DANELLI, SILVIA GIULIA;Massabò D.;Gatta E.;Comite A.;Costa C.;DI CESARE, ANDREA;Vezzulli L.;Prati P.
2018-01-01

Abstract

Nella Sezione di Genova dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è stata recentemente installata, in collaborazione con il Laboratorio di Fisica Ambientale del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova, ChAMBRe (Chamber for Aerosol Modelling and Bio-aerosol Research), la prima Camera di simulazione atmosferica specificatamente concepita per studiare la componente biologica dell’aerosol atmosferico. Presso la camera di simulazione atmosferica CESAM (Créteil, Francia) sono sati effettuati alcuni esperimenti pilota recentemente pubblicati [1], che sono stati lo spunto per la costruzione di una struttura dedicata allo studio del comportamento dei più comuni agenti patogeni presenti in atmosfera sotto forma di bioaerosol e in particolare dei meccanismi che controllano le interazioni tra questi e le altre componenti dell’aerosol e più in generale dell’atmosfera. L’attività di ricerca a ChAMBRe si concentrerà sull’indagine del comportamento del bio-aerosol in differenti condizioni atmosferiche e in presenza di tipici inquinanti antropici (come il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto, etc.) che possono influenzare la vitalità, la morfologia e la dispersione dei batteri in atmosfera. Come primo passo è necessario innanzitutto mettere a punto un protocollo che garantisca la riproducibilità degli esperimenti in una struttura complessa come ChAMBRe. Ci si è quindi concentrati su aspetti cruciali quali: crescita in vitro e successiva iniezione in camera di una data concentrazione di batteri, seguita da una fase di estrazione, campionamento e misura della vita media all’interno della camera. Gli esperimenti sono volti anche ad identificare eventuali condizioni di stress ambientali e meccaniche per i microrganismi e la loro risposta come singoli individui e come colonie. Sono stati eseguiti esperimenti su due tipologie di ceppi batterici frequentemente utilizzati come organismi modello: il Bacillus subtilis e l’Escherichia coli, appartenenti rispettivamente al gruppo dei Gram-positivi e dei Gram-negativi. I risultati e il protocollo sperimentale messo a punto verranno presentati a PM2018.
2018
978-88-942135-1-5
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