Il saggio si inserisce nell’ambito di un volume collettaneo dedicato alle forme e ai modi in cui cultura e politica hanno percepito e rappresentato le vicende dello Stato d’Israele e, più in generale, il conflitto mediorientale tra 1948 e 2018. Il volume è articolato per decenni, dopo il primo saggio dedicato alla nascita dello Stato d’Israele, ciascun contributo si focalizza su un decennale dalla fondazione dello Stato, e più in generale sulla stagione in cui quell’annversario si colloca. Il contributo in questione mette a fuoco il cinquantesimo anniversario e più in generale il clima degli anni ‘90, ragionando su come muta la percezione di quello scenario dopo gli accordi di Oslo, sul ruolo svolto dalla letteratura israeliana (attraverso autori che godono di uno straordinario successo in Italia come Oz, Yehoshua, Grossman) nel mediare il rapporto con la realtà del M.O, nonché sull’intreccio tra memoria della Shoah e discorso su Israele. L’intento è mostrare come accanto al M.O. reale ve ne sia uno immaginario alle cui origini vi sono meccanismi proiettivi che, se indagati con attenzione, rivelano bisogni e conflitti tutti interni alla società italiana.

1998. Israele tra letteratura e politica

Schwarz, G.
2018-01-01

Abstract

Il saggio si inserisce nell’ambito di un volume collettaneo dedicato alle forme e ai modi in cui cultura e politica hanno percepito e rappresentato le vicende dello Stato d’Israele e, più in generale, il conflitto mediorientale tra 1948 e 2018. Il volume è articolato per decenni, dopo il primo saggio dedicato alla nascita dello Stato d’Israele, ciascun contributo si focalizza su un decennale dalla fondazione dello Stato, e più in generale sulla stagione in cui quell’annversario si colloca. Il contributo in questione mette a fuoco il cinquantesimo anniversario e più in generale il clima degli anni ‘90, ragionando su come muta la percezione di quello scenario dopo gli accordi di Oslo, sul ruolo svolto dalla letteratura israeliana (attraverso autori che godono di uno straordinario successo in Italia come Oz, Yehoshua, Grossman) nel mediare il rapporto con la realtà del M.O, nonché sull’intreccio tra memoria della Shoah e discorso su Israele. L’intento è mostrare come accanto al M.O. reale ve ne sia uno immaginario alle cui origini vi sono meccanismi proiettivi che, se indagati con attenzione, rivelano bisogni e conflitti tutti interni alla società italiana.
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