L’intenso colloquio di Paolo De Lucia con filosofi come Armando Carlini, Renato Lazzarini, Sergio Quinzio e Pier Paolo Ottonello, contribuisce in questa sede a ricostruire la riflessione sul malum mundi svolta in Italia da parte del pensiero credente, o comunque aperto all’universo delle fedi religiose. Tale pensiero avverte il carattere tendenzialmente negativo e del mondo della natura, e del mondo della cultura e della civiltà, in quanto commisura i risultati di ogni possibile ricognizione su “come vanno le cose”, con l’idea secondo la quale il mondo, in generale, è governato, o perlomeno guardato con benevolenza, da una divinità alla quale vengono spontaneamente riconosciuti i caratteri dell’assolutezza e della bontà. Le stesse incrinature tragiche degli ottimismi sociali, esistenziali e religiosi, debbono allora commisurarsi con quell’appello alla fedeltà, di cui l’assoluto in quanto tale si qualifica portatore.
La valle dell’ombra. Percorsi del tragico nella filosofia italiana del Novecento
De Lucia Paolo
2016-01-01
Abstract
L’intenso colloquio di Paolo De Lucia con filosofi come Armando Carlini, Renato Lazzarini, Sergio Quinzio e Pier Paolo Ottonello, contribuisce in questa sede a ricostruire la riflessione sul malum mundi svolta in Italia da parte del pensiero credente, o comunque aperto all’universo delle fedi religiose. Tale pensiero avverte il carattere tendenzialmente negativo e del mondo della natura, e del mondo della cultura e della civiltà, in quanto commisura i risultati di ogni possibile ricognizione su “come vanno le cose”, con l’idea secondo la quale il mondo, in generale, è governato, o perlomeno guardato con benevolenza, da una divinità alla quale vengono spontaneamente riconosciuti i caratteri dell’assolutezza e della bontà. Le stesse incrinature tragiche degli ottimismi sociali, esistenziali e religiosi, debbono allora commisurarsi con quell’appello alla fedeltà, di cui l’assoluto in quanto tale si qualifica portatore.File | Dimensione | Formato | |
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