Il volume esamina, tramite l'analisi di un ampio ventaglio di testimonianze greche e latine, spesso aggressivamente polemiche, le forme espressive tipiche della scuola stoica, caratterizzata da brevità, oscurità, acutezze e paradossi. Nasce nell'antichità intorno a tali strategie espressive una vera metaforologia polemica per definire questa retorica dell'antiretorica, che rinuncia a molto del tradizionale strumentario retorico per avvicinarsi alla dialettica: spine, aculei, ragnatele, serpenti, veleni soffocanti sono di volta in volta chiamati in causa come metafore, similitudini o allegorie per stigmatizzare il modo di esprimersi degli stoici, disegnando così per noi con chiarezza le caratteristiche peculiari e a loro modo inconfondibili del loro modo di esprimersi. Particolarmente rappresentativi di queste tecniche espressive sono i paradossi degli stoici, che nella trattazione ciceroniana preludono in certo modo alle forme sentenziose della prosa senecana, e la cui provocazione intellettuale viene riflessa polemicamente dalla satira latina.
Acutum dicendi genus: brevità, oscurità, sottigliezze e paradossi nelle tradizioni retoriche degli Stoici
MORETTI, GABRIELLA
1995-01-01
Abstract
Il volume esamina, tramite l'analisi di un ampio ventaglio di testimonianze greche e latine, spesso aggressivamente polemiche, le forme espressive tipiche della scuola stoica, caratterizzata da brevità, oscurità, acutezze e paradossi. Nasce nell'antichità intorno a tali strategie espressive una vera metaforologia polemica per definire questa retorica dell'antiretorica, che rinuncia a molto del tradizionale strumentario retorico per avvicinarsi alla dialettica: spine, aculei, ragnatele, serpenti, veleni soffocanti sono di volta in volta chiamati in causa come metafore, similitudini o allegorie per stigmatizzare il modo di esprimersi degli stoici, disegnando così per noi con chiarezza le caratteristiche peculiari e a loro modo inconfondibili del loro modo di esprimersi. Particolarmente rappresentativi di queste tecniche espressive sono i paradossi degli stoici, che nella trattazione ciceroniana preludono in certo modo alle forme sentenziose della prosa senecana, e la cui provocazione intellettuale viene riflessa polemicamente dalla satira latina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.