Les Corses dans l’armée de la République de Gênes (1528-1768)

L’esercito regolare genovese in età moderna ha avuto una marcatissima connotazione còrsa, in forza del numero preponderante di fanti isolani che hanno servito sotto le insegne della Repubblica. Ma non è tutto. Se dal campo delle forze regolari passiamo a quello della difesa locale, affidata alla milizia territoriale, ecco che le fonti ci parlano di un secondo ambito in cui i corsi hanno esercitato un ruolo fondamentale nel sistema militare genovese. La Corsica, antemurale del mar Ligure e bastione posto a guardia della frontiera marittima genovese (e della rotta spagnola del Mediterraneo Occidentale), era difesa essenzialmente da risorse militari locali, con le truppe regolari genovesi che non superavano i 600 uomini. Una connotazione, quella dell’utilizzo nell’isola di risorse militari locali, che emerge anche, e ancor di più, durante le sollevazioni settecentesche (1729-1768) quando lo scontro tra forze genovesi e insorti assume i tratti di una guerra civile, nella misura in cui le forze genovesi erano formate in gran parte da milizie còrse