L’architettura del paesaggio nel corso del Novecento ha progressivamente esteso i suoi ambiti d’intervento inizialmente limitati alla progettazione dei parchi e dei giardini. La concezione del valore salutare e terapeutico della natura è sicuramente uno dei principi fondamentali dell’architettura del paesaggio più avanzata e, insieme alla consapevolezza dei rischi di distruzione degli habitat di piante e animali e della stessa specie umana, incide sempre di più sulla progettazione. In Italia invece l’architettura del paesaggio è poco conosciuta e riconosciuta, relegata all’ultimo posto anziché essere predisposta preventivamente o contemporaneamente alla costruzione di infrastrutture, insediamenti residenziali turistici, complessi industriali e produttivi vanificando l’attuazione degli indirizzi di pianificazione più innovativi con la conseguenza che numerosi paesaggi italiano sono ‘malati’ e a rischio. Il libro riguarda il recupero e la rigenerazione di periferie urbane, aree industriali dismesse, insediamenti turistici, siti e giardini storici che conservano ancora elementi di valore storico e naturalistico. Questi paesaggi degradati, in parte perduti e dimenticati, nei quali sono venute meno le capacità di cura e di progettazione si possono ‘vedere’, secondo Convenzione Europea del Paesaggio, con uno sguardo nuovo e recuperare in modo che conservazione e innovazione siano fortemente integrate, valorizzando i caratteri di qualità e realizzando nuovi assetti rispondenti ai bisogni attuali. I temi progettuali riguardanti parchi storici, giardini monastici, giardini botanici, giardini terapeutici e per l’infanzia, periferie urbane, spazi aperti, paesaggi urbani, rurali e turistici, sistemi idrici, giardini e bioversità, giardini e arte, sono definiti da contributi teorici e corredati da casi studio. L’intento è quello di risvegliare una sensibilità diffusa verso il paesaggio, di fornire un supporto agli studenti che si stanno formando all’università, ai professionisti e ai tecnici e a tutti coloro che, in diversi modi, sono interessati al paesaggio e di presentare il metodo di insegnamento utilizzato all’Università di Genova, in continuità con la ‘Scuola di Genova’, la prima di architettura del paesaggio ad essere istituita in Italia, per preparare i giovani alla professione dell’architetto paesaggista.
PAESAGGI RITROVATI
BURLANDO, PATRIZIA;MAZZINO, FRANCESCA
2016-01-01
Abstract
L’architettura del paesaggio nel corso del Novecento ha progressivamente esteso i suoi ambiti d’intervento inizialmente limitati alla progettazione dei parchi e dei giardini. La concezione del valore salutare e terapeutico della natura è sicuramente uno dei principi fondamentali dell’architettura del paesaggio più avanzata e, insieme alla consapevolezza dei rischi di distruzione degli habitat di piante e animali e della stessa specie umana, incide sempre di più sulla progettazione. In Italia invece l’architettura del paesaggio è poco conosciuta e riconosciuta, relegata all’ultimo posto anziché essere predisposta preventivamente o contemporaneamente alla costruzione di infrastrutture, insediamenti residenziali turistici, complessi industriali e produttivi vanificando l’attuazione degli indirizzi di pianificazione più innovativi con la conseguenza che numerosi paesaggi italiano sono ‘malati’ e a rischio. Il libro riguarda il recupero e la rigenerazione di periferie urbane, aree industriali dismesse, insediamenti turistici, siti e giardini storici che conservano ancora elementi di valore storico e naturalistico. Questi paesaggi degradati, in parte perduti e dimenticati, nei quali sono venute meno le capacità di cura e di progettazione si possono ‘vedere’, secondo Convenzione Europea del Paesaggio, con uno sguardo nuovo e recuperare in modo che conservazione e innovazione siano fortemente integrate, valorizzando i caratteri di qualità e realizzando nuovi assetti rispondenti ai bisogni attuali. I temi progettuali riguardanti parchi storici, giardini monastici, giardini botanici, giardini terapeutici e per l’infanzia, periferie urbane, spazi aperti, paesaggi urbani, rurali e turistici, sistemi idrici, giardini e bioversità, giardini e arte, sono definiti da contributi teorici e corredati da casi studio. L’intento è quello di risvegliare una sensibilità diffusa verso il paesaggio, di fornire un supporto agli studenti che si stanno formando all’università, ai professionisti e ai tecnici e a tutti coloro che, in diversi modi, sono interessati al paesaggio e di presentare il metodo di insegnamento utilizzato all’Università di Genova, in continuità con la ‘Scuola di Genova’, la prima di architettura del paesaggio ad essere istituita in Italia, per preparare i giovani alla professione dell’architetto paesaggista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.