In un contesto in cui le risorse economiche pubbliche e private sono poche, come si possono perseguire fruttosi interventi di recupero e valorizzazione? In anni di recessione e crisi quali quelli attuali si possono portare avanti iniziative di qualità? Secondo gli autori questo è possibile: il libro ripercorre ciò che è stato compiuto nel comune di Cogoleto tra il 2008 ed il 2015 descrivendo non solo i risultati raggiunti ma anche tutto il processo percorso. L’elemento vincente è stato una forte sinergia tra il Comune, l’Università (DSA-Scuola Politecnica di Genova), gli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e ai Beni Artistici), i laboratori di ricerca (ICVBC del CNR di Firenze), le istituzioni locali (ESSEG, Consulta Giovani Cogoleto,CSM-ASL3), gli Ordini professionali (OAPPCG), i finanziatori privati (Compagnia di San Paolo di Torino) e le molte organizzazioni religiose e di volontariato (ISCUM, FBC, ACCO, Cogoleto Live, A.C.GinoGrimaldi, A.C.Pratozanino, A.C.MarcoRossi , UNItré Arenzano Cogoleto, Parrocchia S.M.Maggiore, Confraternita S.Lorenzo, Gruppo AGESCI). Questa rete di collaborazioni e questo approccio hanno consentito di realizzare interventi quali il restauro archeologico della Fornace Bianchi, l’istituzione dell’Area di Archeologia Industriale Tiziano Mannoni e gli studi e la messa in sicurezza dei dipinti di Gino Grimaldi nella chiesa di Santa Maria Addolorata nell’Ospedale Psichiatrico di Pratozanino. Gli aspetti di comunicazione sono stati importanti in questo processo, con le conferenze, i laboratori realizzati per il Festival della Scienza di Genova dal 2012 al 2015, gli spettacoli teatrali ed i vari siti web delle associazioni coinvolte. Questi canali hanno svolto un ruolo polivalente di divulgazione al pubblico, approfondimento e stimolo per ulteriori iniziative.

Dalla calce della Fornace Bianchi ai dipinti di Gino Grimaldi. Conservazione integrata, sostenibile e partecipata a Cogoleto dal 2007 al 2016

PITTALUGA, DANIELA;
2016-01-01

Abstract

In un contesto in cui le risorse economiche pubbliche e private sono poche, come si possono perseguire fruttosi interventi di recupero e valorizzazione? In anni di recessione e crisi quali quelli attuali si possono portare avanti iniziative di qualità? Secondo gli autori questo è possibile: il libro ripercorre ciò che è stato compiuto nel comune di Cogoleto tra il 2008 ed il 2015 descrivendo non solo i risultati raggiunti ma anche tutto il processo percorso. L’elemento vincente è stato una forte sinergia tra il Comune, l’Università (DSA-Scuola Politecnica di Genova), gli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e ai Beni Artistici), i laboratori di ricerca (ICVBC del CNR di Firenze), le istituzioni locali (ESSEG, Consulta Giovani Cogoleto,CSM-ASL3), gli Ordini professionali (OAPPCG), i finanziatori privati (Compagnia di San Paolo di Torino) e le molte organizzazioni religiose e di volontariato (ISCUM, FBC, ACCO, Cogoleto Live, A.C.GinoGrimaldi, A.C.Pratozanino, A.C.MarcoRossi , UNItré Arenzano Cogoleto, Parrocchia S.M.Maggiore, Confraternita S.Lorenzo, Gruppo AGESCI). Questa rete di collaborazioni e questo approccio hanno consentito di realizzare interventi quali il restauro archeologico della Fornace Bianchi, l’istituzione dell’Area di Archeologia Industriale Tiziano Mannoni e gli studi e la messa in sicurezza dei dipinti di Gino Grimaldi nella chiesa di Santa Maria Addolorata nell’Ospedale Psichiatrico di Pratozanino. Gli aspetti di comunicazione sono stati importanti in questo processo, con le conferenze, i laboratori realizzati per il Festival della Scienza di Genova dal 2012 al 2015, gli spettacoli teatrali ed i vari siti web delle associazioni coinvolte. Questi canali hanno svolto un ruolo polivalente di divulgazione al pubblico, approfondimento e stimolo per ulteriori iniziative.
2016
978-88-7544-332-0
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