Introduzione. Nell’idea di prevenire il fallimento adottivo, dati gli alti costi sociali che esso comporta, negli ultimi venti anni è stata messa in luce l’importanza di porre la massima attenzione alla fase di conoscenza e valutazione delle coppie che offrono la disponibilità all’adozione, al fine sia di selezionare le coppie dotate di adeguate risorse affettive e relazionare per sostenere bambini spesso portatori di specifiche difficoltà, sia di individuare specifiche aree di criticità in modo da poter progettare interventi preventivi precoci. Obiettivi e Metodi. In tal direzione si è ritenuto utile svolgere una action-research che coinvolgesse l’istituzione universitaria e gli operatori dei servizi sociali del territorio coinvolti in prima linea nella valutazione delle coppie aspiranti all’adozione Gli obiettivi di questo studio sono stati a due livelli: sul versante quantitativo si è inteso esplorare nelle coppie all’inizio del percorso verso l’adozione le caratteristiche legate allo stato della mente rispetto all’attaccamento, le motivazione dell’adozione e l’elaborazione della sterilità e il profilo organizzativo delle relazioni familiari; dal punto di vista qualitativo, è stato condotto un intervento di formazione con gli operatori dei servizi, addestrandoli alla somministrazione di strumenti di valutazione - standardizzati e maggiormente obiettivabili - da unire ai tradizionali colloqui clinici individuali e di coppia al fine di implementare il livello di sofisticazione dell’assessment. Il gruppo è costituito da 50 coppie (N = 100) che hanno intrapreso il percorso pre-adozione presso i Servizi Sociali. Sono stati utilizzati i seguenti strumenti: 1) l’Adult Attachment Interview (AAI, Main, Goldwyn e Hesse, 2002) per valutare le rappresentazioni dell’attaccamento degli rispetto alle esperienze infantili; 2) il Questionario psicosociale sull’esperienza di infertilità e sulla motivazione all’adozione (Santona, 2004); 3) Il Couple Life Space (Gozzoli e Tamanza, 1998), uno strumento proiettivo congiunto di tipo interattivo, che porta all’identificazione di una Gestalt relazionale della coppia denominata “governo familiare”, che rappresenta la modalità attraverso cui la famiglia e la coppia organizza le sue relazioni. Risultati. La distribuzione per individui dei modelli di attaccamento è stata la seguente: 76 partecipanti hanno mostrato un modello di attaccamento sicuro (76%), 10 un modello Preoccupato (10%), 9 un modello Distanziante (9%), 4 mostravano Irrisoluzione rispetto a un lutto o un trauma (4%), 1 è stato definito CC (1%) in accordo con gli indici di Main. Per quanto riguarda la valutazione delle Forme di Governo dello Spazio, 22 coppie hanno presentato una Gestalt di “Frammentazione” (44%), 12 di “Riempimento” (24%), 8 una produzione grafica classificata come “Equilibrio Dinamico” (16%), in 7 coppie è emerso un pattern del tipo “Raccoglimento-Restringimento” (14%) e solo in un caso è stato trovata una Gestalt del tipo “Misurazione” (2%).I risultati emersi hanno rivelato l’assenza di una correlazione statisticamente significativa, verificata attraverso il Chi quadro 2 (1, N=50)= 1,44, p> .05 [n.s.], tra il matching dei modelli di attaccamento dei ogni coniuge misurati attraverso l’AAI e le forme di governo dello spazio. Conclusioni. Questi risultati – che sottolineano quanto le coppie disponibili all’adozione, da un lato, sembrano sufficientemente equipaggiate dal punto di vista della valorizzazione delle relazioni e degli affetti, mentre dall’altro sembrano penalizzate rispetto alla capacità di affrontare l’evento critico e di riorganizzare le relazioni familiari in base a esso – invitano a dar vita a progetti di interventi di prevenzione che siano in grado di “sbloccare” e riattivare le risorse di cui gli aspiranti genitori adottivi sembrano essere portatori.

Il percorso pre-adozione: individuazione di fattori di rischio e di protezione e progettazione di interventi di prevenzione con le coppie.

PACE, CECILIA SERENA;
2012-01-01

Abstract

Introduzione. Nell’idea di prevenire il fallimento adottivo, dati gli alti costi sociali che esso comporta, negli ultimi venti anni è stata messa in luce l’importanza di porre la massima attenzione alla fase di conoscenza e valutazione delle coppie che offrono la disponibilità all’adozione, al fine sia di selezionare le coppie dotate di adeguate risorse affettive e relazionare per sostenere bambini spesso portatori di specifiche difficoltà, sia di individuare specifiche aree di criticità in modo da poter progettare interventi preventivi precoci. Obiettivi e Metodi. In tal direzione si è ritenuto utile svolgere una action-research che coinvolgesse l’istituzione universitaria e gli operatori dei servizi sociali del territorio coinvolti in prima linea nella valutazione delle coppie aspiranti all’adozione Gli obiettivi di questo studio sono stati a due livelli: sul versante quantitativo si è inteso esplorare nelle coppie all’inizio del percorso verso l’adozione le caratteristiche legate allo stato della mente rispetto all’attaccamento, le motivazione dell’adozione e l’elaborazione della sterilità e il profilo organizzativo delle relazioni familiari; dal punto di vista qualitativo, è stato condotto un intervento di formazione con gli operatori dei servizi, addestrandoli alla somministrazione di strumenti di valutazione - standardizzati e maggiormente obiettivabili - da unire ai tradizionali colloqui clinici individuali e di coppia al fine di implementare il livello di sofisticazione dell’assessment. Il gruppo è costituito da 50 coppie (N = 100) che hanno intrapreso il percorso pre-adozione presso i Servizi Sociali. Sono stati utilizzati i seguenti strumenti: 1) l’Adult Attachment Interview (AAI, Main, Goldwyn e Hesse, 2002) per valutare le rappresentazioni dell’attaccamento degli rispetto alle esperienze infantili; 2) il Questionario psicosociale sull’esperienza di infertilità e sulla motivazione all’adozione (Santona, 2004); 3) Il Couple Life Space (Gozzoli e Tamanza, 1998), uno strumento proiettivo congiunto di tipo interattivo, che porta all’identificazione di una Gestalt relazionale della coppia denominata “governo familiare”, che rappresenta la modalità attraverso cui la famiglia e la coppia organizza le sue relazioni. Risultati. La distribuzione per individui dei modelli di attaccamento è stata la seguente: 76 partecipanti hanno mostrato un modello di attaccamento sicuro (76%), 10 un modello Preoccupato (10%), 9 un modello Distanziante (9%), 4 mostravano Irrisoluzione rispetto a un lutto o un trauma (4%), 1 è stato definito CC (1%) in accordo con gli indici di Main. Per quanto riguarda la valutazione delle Forme di Governo dello Spazio, 22 coppie hanno presentato una Gestalt di “Frammentazione” (44%), 12 di “Riempimento” (24%), 8 una produzione grafica classificata come “Equilibrio Dinamico” (16%), in 7 coppie è emerso un pattern del tipo “Raccoglimento-Restringimento” (14%) e solo in un caso è stato trovata una Gestalt del tipo “Misurazione” (2%).I risultati emersi hanno rivelato l’assenza di una correlazione statisticamente significativa, verificata attraverso il Chi quadro 2 (1, N=50)= 1,44, p> .05 [n.s.], tra il matching dei modelli di attaccamento dei ogni coniuge misurati attraverso l’AAI e le forme di governo dello spazio. Conclusioni. Questi risultati – che sottolineano quanto le coppie disponibili all’adozione, da un lato, sembrano sufficientemente equipaggiate dal punto di vista della valorizzazione delle relazioni e degli affetti, mentre dall’altro sembrano penalizzate rispetto alla capacità di affrontare l’evento critico e di riorganizzare le relazioni familiari in base a esso – invitano a dar vita a progetti di interventi di prevenzione che siano in grado di “sbloccare” e riattivare le risorse di cui gli aspiranti genitori adottivi sembrano essere portatori.
2012
9788897412663
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/630982
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