Una prima volta nel 1571, e poi in maniera definitiva nel 1602, le truppe dei re di Spagna entrano nel borgo del Finale e pongono fine alla dominazione medievale dei marchesi Del Carretto. Il Marchesato, subito approntato a presidio militare, diventa una pedina strategicamente importante del sistema imperiale asburgico, l'anello "ligure" della strada spagnola che collega la Catalogna ai teatri di guerra europei; e va ad occupare il ruolo che per quasi un secolo è stato esclusivo di Genova, quello di porta del Ducato milanese. Di lì iniziano a passare migliaia di soldati, il cui alloggiamento va a gravare principalmente sui ceti medio-bassi, ma che rappresentano una lucrosa fonte di investimento per i maggiori notabili, che provvedono ad equipaggiarli; mentre intorno al Finale prende avvio una delicata "partita" per gli equilibri di forza internazionali fra i governanti iberici, interessati a tutelare questo loro utile possedimento, e la Repubblica di Genova, che intravede nell'enclave spagnola un pericoloso vulnus territoriale, e una potenziale fonte di danno fiscale, giurisdizionale ed economico.
"La puerta a la mar". Il Marchesato del Finale nel sistema imperiale spagnolo (1571-1713)
CALCAGNO, PAOLO
2011-01-01
Abstract
Una prima volta nel 1571, e poi in maniera definitiva nel 1602, le truppe dei re di Spagna entrano nel borgo del Finale e pongono fine alla dominazione medievale dei marchesi Del Carretto. Il Marchesato, subito approntato a presidio militare, diventa una pedina strategicamente importante del sistema imperiale asburgico, l'anello "ligure" della strada spagnola che collega la Catalogna ai teatri di guerra europei; e va ad occupare il ruolo che per quasi un secolo è stato esclusivo di Genova, quello di porta del Ducato milanese. Di lì iniziano a passare migliaia di soldati, il cui alloggiamento va a gravare principalmente sui ceti medio-bassi, ma che rappresentano una lucrosa fonte di investimento per i maggiori notabili, che provvedono ad equipaggiarli; mentre intorno al Finale prende avvio una delicata "partita" per gli equilibri di forza internazionali fra i governanti iberici, interessati a tutelare questo loro utile possedimento, e la Repubblica di Genova, che intravede nell'enclave spagnola un pericoloso vulnus territoriale, e una potenziale fonte di danno fiscale, giurisdizionale ed economico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.