Le risposte che l’organismo realizza quando e sottoposto ad uno stress metabolico od ambientale rappresentano potenziali biomarcatori utilizzabili per il monitoraggio. Mediante lo studio delle risposte immediate un biomarcatore permette infatti di prevedere con notevole anticipo l’insorgenza di effetti nocivi come cancerogenesi, alterazioni patologiche, diminuzione delle capacita riproduttive, e mortalita. La reazione dell’organismo prevede la sintesi di particolari proteine dello stress quali le metallotioneine (MT) e le heat shock protein (Hsp). In particolare, livelli alterati di MT nei diversi tessuti possono rappresentare un indice specifico, anche se indiretto, di inquinamento ambientale da metalli pesanti, mentre le Hsp, ed in particolare l’HSP70 e 90, che possono essere indotte da un ampio spettro di fattori di stress, sono considerate buoni indicatori del benessere dei pesci in condizioni di allevamento. Questo studio e stato condotto su esemplari di spigola (Dicentrarchus labrax) campionati nel mese di febbraio 2009 a fine ingrasso, presso due diversi tipi di impianto 1) off-shore e 2) in-shore. Campioni di tessuto muscolare sono stati immediatamente congelati per le successiva determinazione del contenuto di metalli pesanti (Hg, Pb, Cd e Cr). I tenori di piombo (Pb), mercurio (Hg), cadmio (Cd) e cromo (Cr) sono stati determinati per via umida previa mineralizzazione del tessuto e successiva lettura in assorbimento atomico. Il fegato e stato prelevato in toto, pesato e immediatamente una piccola porzione (n=10 per ogni allevamento) e stata immersa in RNA later e congelata a -20°C per l’analisi semi-quantitativa dell’espressione di MT e HSP 70 e 90 mediante RT-PCR. I valori di Hg, Pb e Cd espressi in mg/Kg pesce umido sono risultati sempre al di sotto dei limiti previsti dalle normative relative ai contaminanti nei prodotti alimentari (REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONE del 19 dicembre 2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari. In particolare il Cd e sempre risultato ai limiti della soglia di rilevabilita del metodo. Il dato analitico e supportato dai dati ottenuti con i biomarcatori utilizzati in questo studio. Infatti, l’espressione delle MT e risultata su livelli di base, senza nessuna differenza significativa nei due siti. Inoltre non sono state rilevate differenze significative nell’espressione di HSP70 e HSP90 confermando, con questi parametri, l’adozione di condizioni di allevamento complessivamente atte a ridurre al minimo lo stress. Parte dei risultati sono stati ottenuti nell’ambito del progetto IZS LT 2006 finanziato dal Ministero della Salute

Biomarcatori di stress in spigole allevate

MASSARI, ALESSANDRA;MANDICH, ALBERTA;CEVASCO, ALESSANDRA
2010-01-01

Abstract

Le risposte che l’organismo realizza quando e sottoposto ad uno stress metabolico od ambientale rappresentano potenziali biomarcatori utilizzabili per il monitoraggio. Mediante lo studio delle risposte immediate un biomarcatore permette infatti di prevedere con notevole anticipo l’insorgenza di effetti nocivi come cancerogenesi, alterazioni patologiche, diminuzione delle capacita riproduttive, e mortalita. La reazione dell’organismo prevede la sintesi di particolari proteine dello stress quali le metallotioneine (MT) e le heat shock protein (Hsp). In particolare, livelli alterati di MT nei diversi tessuti possono rappresentare un indice specifico, anche se indiretto, di inquinamento ambientale da metalli pesanti, mentre le Hsp, ed in particolare l’HSP70 e 90, che possono essere indotte da un ampio spettro di fattori di stress, sono considerate buoni indicatori del benessere dei pesci in condizioni di allevamento. Questo studio e stato condotto su esemplari di spigola (Dicentrarchus labrax) campionati nel mese di febbraio 2009 a fine ingrasso, presso due diversi tipi di impianto 1) off-shore e 2) in-shore. Campioni di tessuto muscolare sono stati immediatamente congelati per le successiva determinazione del contenuto di metalli pesanti (Hg, Pb, Cd e Cr). I tenori di piombo (Pb), mercurio (Hg), cadmio (Cd) e cromo (Cr) sono stati determinati per via umida previa mineralizzazione del tessuto e successiva lettura in assorbimento atomico. Il fegato e stato prelevato in toto, pesato e immediatamente una piccola porzione (n=10 per ogni allevamento) e stata immersa in RNA later e congelata a -20°C per l’analisi semi-quantitativa dell’espressione di MT e HSP 70 e 90 mediante RT-PCR. I valori di Hg, Pb e Cd espressi in mg/Kg pesce umido sono risultati sempre al di sotto dei limiti previsti dalle normative relative ai contaminanti nei prodotti alimentari (REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONE del 19 dicembre 2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari. In particolare il Cd e sempre risultato ai limiti della soglia di rilevabilita del metodo. Il dato analitico e supportato dai dati ottenuti con i biomarcatori utilizzati in questo studio. Infatti, l’espressione delle MT e risultata su livelli di base, senza nessuna differenza significativa nei due siti. Inoltre non sono state rilevate differenze significative nell’espressione di HSP70 e HSP90 confermando, con questi parametri, l’adozione di condizioni di allevamento complessivamente atte a ridurre al minimo lo stress. Parte dei risultati sono stati ottenuti nell’ambito del progetto IZS LT 2006 finanziato dal Ministero della Salute
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/392635
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