L’isola è spesso la metafora positiva di un luogo immaginario dove avverare i nostri desideri o vivere in libertà. Anche il lavoro quotidiano può essere un’isola: per molti, uno scoglio aspro e roccioso da cui fuggire; per alcuni fortunati, un’oasi dove realizzare la propria identità e dare un senso a chi siamo attraverso ciò che facciamo; per i più, un luogo abituale dove i flutti ci spingono ogni giorno, in cui impariamo a convivere e a conoscere noi stessi insieme agli altri. In questo modo le modalità con cui il lavoro è organizzato nelle aziende mostrano oggi un arcipelago sempre più frammentato, dove i flutti della flessibilità contrattuale, le esigenze di mercato e i vincoli di produzione agitano le acque rendendo le isole del lavoro sempre meno sicure e sempre più incerte. Per questo, il presente volume vuole testimoniare il caso di Coop Liguria, dove, giocando con le parole, si offre una sintesi di due buone prassi aziendali: l’esperienza del Progetto 6EFFE con la riorganizzazione a “isole” dei punti vendita, finalizzata al miglioramento della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e la conseguente analisi del clima su tutto il personale dipendente. Entrambe le esperienze qualificano il caso di Coop Liguria come un modello di buone prassi organizzative, realizzando una positività delle condizioni occupazionali in piena coerenza con i valori della solidarietà, della cooperazione e della mutualità. Il modello di Coop Liguria si propone così come una delle ultime isole del paradigma fordista, citazione apparentemente nostalgica in un contesto esasperato dalla flessibilità occupazionale, ma che in questo caso dimostra come le sfide del mercato globale possano esser affrontate mantenendo adeguate garanzie di qualità del lavoro. Le pratiche di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e l’attenzione al clima e al benessere organizzativo evidenziano una cultura aziendale favorevole ai dipendenti, questa cultura insieme a valori ampiamente condivisi induce nei dipendenti stessi la consapevolezza di far parte di una realtà che, pur non esente da minacce esterne, dispone di adeguate potenzialità per essere definita un’isola felice.
L’isola che c’è: il lavoro in Coop Liguria tra buone prassi di conciliazione e condivisione
POLI, STEFANO;
2011-01-01
Abstract
L’isola è spesso la metafora positiva di un luogo immaginario dove avverare i nostri desideri o vivere in libertà. Anche il lavoro quotidiano può essere un’isola: per molti, uno scoglio aspro e roccioso da cui fuggire; per alcuni fortunati, un’oasi dove realizzare la propria identità e dare un senso a chi siamo attraverso ciò che facciamo; per i più, un luogo abituale dove i flutti ci spingono ogni giorno, in cui impariamo a convivere e a conoscere noi stessi insieme agli altri. In questo modo le modalità con cui il lavoro è organizzato nelle aziende mostrano oggi un arcipelago sempre più frammentato, dove i flutti della flessibilità contrattuale, le esigenze di mercato e i vincoli di produzione agitano le acque rendendo le isole del lavoro sempre meno sicure e sempre più incerte. Per questo, il presente volume vuole testimoniare il caso di Coop Liguria, dove, giocando con le parole, si offre una sintesi di due buone prassi aziendali: l’esperienza del Progetto 6EFFE con la riorganizzazione a “isole” dei punti vendita, finalizzata al miglioramento della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e la conseguente analisi del clima su tutto il personale dipendente. Entrambe le esperienze qualificano il caso di Coop Liguria come un modello di buone prassi organizzative, realizzando una positività delle condizioni occupazionali in piena coerenza con i valori della solidarietà, della cooperazione e della mutualità. Il modello di Coop Liguria si propone così come una delle ultime isole del paradigma fordista, citazione apparentemente nostalgica in un contesto esasperato dalla flessibilità occupazionale, ma che in questo caso dimostra come le sfide del mercato globale possano esser affrontate mantenendo adeguate garanzie di qualità del lavoro. Le pratiche di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e l’attenzione al clima e al benessere organizzativo evidenziano una cultura aziendale favorevole ai dipendenti, questa cultura insieme a valori ampiamente condivisi induce nei dipendenti stessi la consapevolezza di far parte di una realtà che, pur non esente da minacce esterne, dispone di adeguate potenzialità per essere definita un’isola felice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.