Edizione critica fondata sull’editio princeps Pitteri 1758 di una commedia importante, quanto poco fortunata poiché oscurata dalla Trilogia della villeggiatura: questa pièce, che inaugura il carnevale del 1756, segna infatti una svolta nel fertile filone goldoniano del teatro di villa e villeggiatura, come ben mostrano l’introduzione e il commento che accompagnano il testo. Qui l’autore raccoglie i frutti di un percorso drammaturgico iniziato con il Momolo sulla Brenta (poi Il prodigo) e continuato con La castalda / La gastalda, La cameriera brillante, I malcontenti, nonché con numerosi intermezzi e drammi giocosi, tra i quali spicca L’Arcadia in Brenta musicata dal Galuppi. In questa Villeggiatura si completa il progressivo affrancamento dalla satira di costume sugli sprechi e le vanità della villa a vantaggio di un’interiorizzazione dei conflitti sentimentali e ideologici che si accentuano nella libertà della vacanza. Al centro della pièce è infatti il dramma della malmaritata donna Lavinia che cerca invano di compensare la crisi coniugale con l’assurda fedeltà a un cavalier servente, il libertino esprit fort don Paoluccio, mentre tutto sembra congiurare contro la sua morale e anche il mondo della campagna è travolto dal vizio. E dietro la nuova complessità di Lavinia si profila già l’ombra di Giacinta, la grande protagonista della futura Trilogia.
C. Goldoni, La villeggiatura
MARINI, QUINTO
2006-01-01
Abstract
Edizione critica fondata sull’editio princeps Pitteri 1758 di una commedia importante, quanto poco fortunata poiché oscurata dalla Trilogia della villeggiatura: questa pièce, che inaugura il carnevale del 1756, segna infatti una svolta nel fertile filone goldoniano del teatro di villa e villeggiatura, come ben mostrano l’introduzione e il commento che accompagnano il testo. Qui l’autore raccoglie i frutti di un percorso drammaturgico iniziato con il Momolo sulla Brenta (poi Il prodigo) e continuato con La castalda / La gastalda, La cameriera brillante, I malcontenti, nonché con numerosi intermezzi e drammi giocosi, tra i quali spicca L’Arcadia in Brenta musicata dal Galuppi. In questa Villeggiatura si completa il progressivo affrancamento dalla satira di costume sugli sprechi e le vanità della villa a vantaggio di un’interiorizzazione dei conflitti sentimentali e ideologici che si accentuano nella libertà della vacanza. Al centro della pièce è infatti il dramma della malmaritata donna Lavinia che cerca invano di compensare la crisi coniugale con l’assurda fedeltà a un cavalier servente, il libertino esprit fort don Paoluccio, mentre tutto sembra congiurare contro la sua morale e anche il mondo della campagna è travolto dal vizio. E dietro la nuova complessità di Lavinia si profila già l’ombra di Giacinta, la grande protagonista della futura Trilogia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.