Il progetto di sperimentazione e ricerca nasce dalla volontà e dall’esigenza di recuperare il valore della tradizione artigianale ceramica, grazie al confronto con la contemporanea cultura del design. Pensare, produrre e commercializzare manufatti che coniughino lo sviluppo tecnologico ed espressivo con l’essenza e l’identità dei luoghi, della storia, delle conoscenze puntuali ed esclusive può essere un valore aggiunto e indiscusso in un momento storico in cui “i fenomeni della globalizzazione e della connettività hanno fatto riemergere la dimensione locale. Un locale in cui si combina la specificità dei luoghi, delle comunità che ad essi si riferiscono, con fenomeni nuovi che la globalizzazione e l’interconnessione culturale, economica e sociale generano e sostengono a scala planetaria. Adottando il metodo della sperimentazione diretta su alcuni casi studio (la realizzazione di tre progetti, elaborati da Atelier Mendini, Alessandro Biamonti e Guido Venturini), si è verificata della validità della scelta di ricercare l’interazione tra il tessuto artigiano e le risorse tecnologiche avanzate, in particolare quelle presenti nel contesto locale, al fine di garantire, in prospettiva, la possibilità sistemica di accesso. La sperimentazione ha esplorato il rapporto artigianato – innovazione tecnologica, verificando la reale possibilità di una dialettica costruttiva tra due universi apparentemente e originariamente molto distanti. L’applicazione di tecniche quali la Prototipazione Rapida, per la fabbricazione di modelli da utilizzare per produrre stampi, o la Fresatura Rapida a Controllo Numerico Computerizzato, per realizzare direttamente gli stampi, da blocchi prefabbricati in gesso, ha dato prova di affidabilità produttiva, di competitività economica, di possibilità del controllo preventivo dei tempi di lavorazione e della qualità formale del manufatto, evidenziando la capacità di integrarsi a pieno nel “fare artigiano”. Il coinvolgimento di tutte le professionalità in ogni fase del processo ha consentito di calibrare l’applicazione delle tecnologie in funzione delle caratteristiche del progetto e delle conseguenti necessità costruttive e di intravedere la possibilità di esplorare altre modalità d’impiego delle tecnologie disponibili, quali, ad esempio le tecniche di Reverse Engineering che potrebbero aprire nuovi scenari, soprattutto nell’approccio alla prassi del progetto.

Innovazione tecnologica e artigianato ceramico

CASIDDU, NICCOLO'
2007-01-01

Abstract

Il progetto di sperimentazione e ricerca nasce dalla volontà e dall’esigenza di recuperare il valore della tradizione artigianale ceramica, grazie al confronto con la contemporanea cultura del design. Pensare, produrre e commercializzare manufatti che coniughino lo sviluppo tecnologico ed espressivo con l’essenza e l’identità dei luoghi, della storia, delle conoscenze puntuali ed esclusive può essere un valore aggiunto e indiscusso in un momento storico in cui “i fenomeni della globalizzazione e della connettività hanno fatto riemergere la dimensione locale. Un locale in cui si combina la specificità dei luoghi, delle comunità che ad essi si riferiscono, con fenomeni nuovi che la globalizzazione e l’interconnessione culturale, economica e sociale generano e sostengono a scala planetaria. Adottando il metodo della sperimentazione diretta su alcuni casi studio (la realizzazione di tre progetti, elaborati da Atelier Mendini, Alessandro Biamonti e Guido Venturini), si è verificata della validità della scelta di ricercare l’interazione tra il tessuto artigiano e le risorse tecnologiche avanzate, in particolare quelle presenti nel contesto locale, al fine di garantire, in prospettiva, la possibilità sistemica di accesso. La sperimentazione ha esplorato il rapporto artigianato – innovazione tecnologica, verificando la reale possibilità di una dialettica costruttiva tra due universi apparentemente e originariamente molto distanti. L’applicazione di tecniche quali la Prototipazione Rapida, per la fabbricazione di modelli da utilizzare per produrre stampi, o la Fresatura Rapida a Controllo Numerico Computerizzato, per realizzare direttamente gli stampi, da blocchi prefabbricati in gesso, ha dato prova di affidabilità produttiva, di competitività economica, di possibilità del controllo preventivo dei tempi di lavorazione e della qualità formale del manufatto, evidenziando la capacità di integrarsi a pieno nel “fare artigiano”. Il coinvolgimento di tutte le professionalità in ogni fase del processo ha consentito di calibrare l’applicazione delle tecnologie in funzione delle caratteristiche del progetto e delle conseguenti necessità costruttive e di intravedere la possibilità di esplorare altre modalità d’impiego delle tecnologie disponibili, quali, ad esempio le tecniche di Reverse Engineering che potrebbero aprire nuovi scenari, soprattutto nell’approccio alla prassi del progetto.
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