Nella Russia del Settecento, da Pietro il grande in poi, l'America era considerata come un mondo nuovo, dove si stava realizzando l' utopia illuministica e la gente viveva ricca e felice. Nell'Ottocento questa concezione ottimista mutò radicalmente e Pushkin nei suoi scritti mise in evidenza il problema della schiavitù così ampiamente diffusa negli Stati Uniti, soprattutto negli stati del sud. L' America è percepita in modo cupo anche nei romanzi di Dostoevskij. Gli scrittori che la visitarono la descrissero come un mondo caotico e disordinato, basato sull'interesse e sulla freddezza nei rapporti personali.

Tra ideologia e realtà:viaggi americani negli autori russi

REVELLI, GIORGETTA
2004-01-01

Abstract

Nella Russia del Settecento, da Pietro il grande in poi, l'America era considerata come un mondo nuovo, dove si stava realizzando l' utopia illuministica e la gente viveva ricca e felice. Nell'Ottocento questa concezione ottimista mutò radicalmente e Pushkin nei suoi scritti mise in evidenza il problema della schiavitù così ampiamente diffusa negli Stati Uniti, soprattutto negli stati del sud. L' America è percepita in modo cupo anche nei romanzi di Dostoevskij. Gli scrittori che la visitarono la descrissero come un mondo caotico e disordinato, basato sull'interesse e sulla freddezza nei rapporti personali.
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