Fiabe, ballate, canti popolari e/o d’autore, leggende e ogni altro tipo di storia popolare raccontabile – soprattutto tramite la voce, il gesto e il battito ritmato – traggono linfa da ciò che scaturisce dai pertugi, dalle incongruenze, da ciò che è talmente vicino da sembrare lontano, irraggiungibile, insondabile. I narratori trasformano quelle percezioni in metafore e allegorie che ognuno può interpretare a proprio modo, perché nella loro mobile incoglibilità, quelle figure retoriche mutano forma, si adattano ai contesti, ma non si lasciano intrappolare, rifiutano le gabbie e sfuggono all’omologazione. Essendo legate all’oralità si diffondono in innumerevoli varianti, tutte originali e tutte «vere», nessuna più autorevole dell’altra. La cattività non è una dimensione propria del raccontare con la voce: il selvatico è una riserva di occasioni, di opportunità, di spunti narrativi. D’altra parte un filo sottile, quanto misterioso, collega la natura di un territorio, la sua conformazione geografica, la sua morfologia, i frutti che produce al carattere dei suoi abitanti e al loro immaginario.

Fantasmi, vicoli e pansoti. Racconti selvatici

A. Antoniazzi
2024-01-01

Abstract

Fiabe, ballate, canti popolari e/o d’autore, leggende e ogni altro tipo di storia popolare raccontabile – soprattutto tramite la voce, il gesto e il battito ritmato – traggono linfa da ciò che scaturisce dai pertugi, dalle incongruenze, da ciò che è talmente vicino da sembrare lontano, irraggiungibile, insondabile. I narratori trasformano quelle percezioni in metafore e allegorie che ognuno può interpretare a proprio modo, perché nella loro mobile incoglibilità, quelle figure retoriche mutano forma, si adattano ai contesti, ma non si lasciano intrappolare, rifiutano le gabbie e sfuggono all’omologazione. Essendo legate all’oralità si diffondono in innumerevoli varianti, tutte originali e tutte «vere», nessuna più autorevole dell’altra. La cattività non è una dimensione propria del raccontare con la voce: il selvatico è una riserva di occasioni, di opportunità, di spunti narrativi. D’altra parte un filo sottile, quanto misterioso, collega la natura di un territorio, la sua conformazione geografica, la sua morfologia, i frutti che produce al carattere dei suoi abitanti e al loro immaginario.
2024
978-88-8056-292-4
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