L’orso della tradizione è protagonista a Urbiano, frazione di Mompantero in valle di Susa (TO), dove giunge ogni anno la prima domenica febbraio, di pomeriggio, accompagnato dalla banda musicale. L’animale è impersonato da un abitante del paese che indossa un costume fatto di pelli di capra. Tenuto a freno dai cacciatori con corde e catene, viene accompagnato per le vie del paese a colpi di bastone, attutiti dall’imbottitura della maschera. Durante il percorso l’orso incatenato emette delle grida attraverso un imbuto metallico, che serve principalmente per versargli il vino da bere attraverso la pesante maschera. Al termine del corteo l’orso è addomesticato per cui viene fatto danzare con la più bella ragazza del paese, dopodiché è lasciato di nuovo libero e sparisce nella montagna. Solo i cacciatori sono a conoscenza della vera identità dell’orso, altrimenti caratterizzata dalla massima segretezza.
«Fora lours!»: l'orso liberato
Olcese Gianluca
2022-01-01
Abstract
L’orso della tradizione è protagonista a Urbiano, frazione di Mompantero in valle di Susa (TO), dove giunge ogni anno la prima domenica febbraio, di pomeriggio, accompagnato dalla banda musicale. L’animale è impersonato da un abitante del paese che indossa un costume fatto di pelli di capra. Tenuto a freno dai cacciatori con corde e catene, viene accompagnato per le vie del paese a colpi di bastone, attutiti dall’imbottitura della maschera. Durante il percorso l’orso incatenato emette delle grida attraverso un imbuto metallico, che serve principalmente per versargli il vino da bere attraverso la pesante maschera. Al termine del corteo l’orso è addomesticato per cui viene fatto danzare con la più bella ragazza del paese, dopodiché è lasciato di nuovo libero e sparisce nella montagna. Solo i cacciatori sono a conoscenza della vera identità dell’orso, altrimenti caratterizzata dalla massima segretezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.