La città militare dell’Ottocento è una complessa struttura urbanistico-territoriale formata dal corpo di piazza (che conteneva gli edifici e altre infrastrutture: caserme, arsenali, magazzini, piazze d’armi, cavallerizze, ospedali, panifici), dalla cinta magistrale, con le sue opere, e dalle fortificazioni distaccate deputate alla difesa avanzata (il «campo trincerato», nell’accezione prefigurata nella seconda metà del Settecento dal marchese Marc-René Montalembert). Lo spazio di difesa è più esteso rispetto ai secoli precedenti, proiettato all’esterno delle mura a distanze sempre maggiori in rapporto all’evoluzione tecnologica delle artiglierie, determinando la necessità di una gestione militare via via più ampia del territorio attraverso la costruzione di una rete di fortificazioni e assi viari e l’imposizione delle servitù militari. Genova, città marittima e commerciale nel Medioevo, capitale di uno stato regionale in età moderna e grande piazza finanziaria internazionale, nella prima metà del XIX secolo è diventata una «città da guerra» di notevole importanza. Si tratta di una fase della storia genovese poco conosciuta che si collega all’inserimento della città nell’Impero napoleonico e nel Regno di Sardegna.
Genova città da guerra nella Restaurazione
Emiliano Beri
2024-01-01
Abstract
La città militare dell’Ottocento è una complessa struttura urbanistico-territoriale formata dal corpo di piazza (che conteneva gli edifici e altre infrastrutture: caserme, arsenali, magazzini, piazze d’armi, cavallerizze, ospedali, panifici), dalla cinta magistrale, con le sue opere, e dalle fortificazioni distaccate deputate alla difesa avanzata (il «campo trincerato», nell’accezione prefigurata nella seconda metà del Settecento dal marchese Marc-René Montalembert). Lo spazio di difesa è più esteso rispetto ai secoli precedenti, proiettato all’esterno delle mura a distanze sempre maggiori in rapporto all’evoluzione tecnologica delle artiglierie, determinando la necessità di una gestione militare via via più ampia del territorio attraverso la costruzione di una rete di fortificazioni e assi viari e l’imposizione delle servitù militari. Genova, città marittima e commerciale nel Medioevo, capitale di uno stato regionale in età moderna e grande piazza finanziaria internazionale, nella prima metà del XIX secolo è diventata una «città da guerra» di notevole importanza. Si tratta di una fase della storia genovese poco conosciuta che si collega all’inserimento della città nell’Impero napoleonico e nel Regno di Sardegna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.