INTRODUZIONE. Sono pochi i testi in italiano che affrontano il complesso tema della traumatologia pediatrica. Con quest’opera abbiamo voluto aprire una piccola finestra sul difficile campo della traumatologia pediatrica. Si tratta di un territorio che quasi tutti gli ortopedici, nei loro turni di Pronto Soccorso, devono frequentare. La veste editoriale e il titolo di Manuale pratico di Traumatologia Pediatrica anticipano l’essenza del nostro lavoro: riuscire a dare in modo rapido ed efficace l’idea di quello che può essere la traumatologia pediatrica, cercando di condensare il tutto in un unico volume dalle dimensioni ridotte, ma parimenti efficace. Come ben noto, alcuni tipi di fratture nei bambini sono uniche e peculiari: il loro inquadramento diagnostico è fondamentale, così come è di fondamentale importanza riuscire ad impostare il più corretto trattamento. Viene presa in esame, con capitoli brevi, ricchi di immagini e schemi, ogni frattura che si può presentare in età pediatrica. Ogni argomento viene trattato schematicamente, cercando di dare delle semplici linee guida sull’esame clinico e strumentale, sulla terapia e il follow-up e sulle possibili conseguenze derivanti dal tipo di frattura. Oltre al farsi carico dei problemi che investono l’ambito medico, il prendersi cura dell’età pediatrica significa anche riuscire a dare informazioni semplici e chiare ai genitori. Il libro si presenta con un formato che è stato studiato per essere facilmente inserito nella tasca del camice. Il nostro desiderio sarebbe quello di poterci rivolgere ai colleghi ortopedici dell’adulto, ai pediatri, agli specializzandi, agli studenti e, anche, a qualche genitore particolarmente curioso. Pensiamo, in questo modo, di riuscire a portare rapidamente un aiuto a chi, pur non essendo uno specialista dell’età evolutiva, deve trovare una risposta immediata ai quesiti che provengono dalla sua pratica clinica. Abbiamo inoltre cercato di inserire, all’interno del vasto campo della traumatologia pediatrica, alcuni capitoli che, per affinità o per frequenza, possono sicuramente entrare a far parte delle situazioni che più spesso si affacciano nei nostri Pronto Soccorso. Ci riferiamo in particolare a situazioni come l’epifisiolisi, la sinovite dell’anca, le osteocondrosi, le infezioni e ultime, ma non per questo meno importanti, le situazioni legate al maltrattamento dei minori. Siamo consapevoli delle difficoltà di stesura di un’opera che cerca di racchiudere, in uno spazio estremamente ridotto, le più complesse e svariate forme di frattura dell’età pediatrica. Tuttavia, allo stesso tempo, confidiamo che il lettore apprezzi la maneggevolezza del testo, la sintesi con cui vasti argo- 14 menti vengono trattati, la schematicità con cui abbiamo semplificato patologie complesse, senza mai sacrificare il rigore scientifico. Inoltre, siamo fiduciosi nel pensare che un testo come il nostro potrà essere apprezzato da chi, pur non essendo uno specialista, leggendolo, riuscirà a mettere a fuoco l’essenza del problema, con una bibliografia, alla fine di ogni capitolo, aggiornata. Per concludere, si è cercato di fotografare in poche pagine un problema per riuscire ad affrontarlo, dando al lettore gli strumenti per agire in modo efficace e tempestivo. F. Canavese, A. Andreacchio e J. Holveck Clermont Ferrand, Torino, Neuchâtel, dicembre 2016.
Manuale pratico di traumatologia pediatrica
Canavese F;
2017-01-01
Abstract
INTRODUZIONE. Sono pochi i testi in italiano che affrontano il complesso tema della traumatologia pediatrica. Con quest’opera abbiamo voluto aprire una piccola finestra sul difficile campo della traumatologia pediatrica. Si tratta di un territorio che quasi tutti gli ortopedici, nei loro turni di Pronto Soccorso, devono frequentare. La veste editoriale e il titolo di Manuale pratico di Traumatologia Pediatrica anticipano l’essenza del nostro lavoro: riuscire a dare in modo rapido ed efficace l’idea di quello che può essere la traumatologia pediatrica, cercando di condensare il tutto in un unico volume dalle dimensioni ridotte, ma parimenti efficace. Come ben noto, alcuni tipi di fratture nei bambini sono uniche e peculiari: il loro inquadramento diagnostico è fondamentale, così come è di fondamentale importanza riuscire ad impostare il più corretto trattamento. Viene presa in esame, con capitoli brevi, ricchi di immagini e schemi, ogni frattura che si può presentare in età pediatrica. Ogni argomento viene trattato schematicamente, cercando di dare delle semplici linee guida sull’esame clinico e strumentale, sulla terapia e il follow-up e sulle possibili conseguenze derivanti dal tipo di frattura. Oltre al farsi carico dei problemi che investono l’ambito medico, il prendersi cura dell’età pediatrica significa anche riuscire a dare informazioni semplici e chiare ai genitori. Il libro si presenta con un formato che è stato studiato per essere facilmente inserito nella tasca del camice. Il nostro desiderio sarebbe quello di poterci rivolgere ai colleghi ortopedici dell’adulto, ai pediatri, agli specializzandi, agli studenti e, anche, a qualche genitore particolarmente curioso. Pensiamo, in questo modo, di riuscire a portare rapidamente un aiuto a chi, pur non essendo uno specialista dell’età evolutiva, deve trovare una risposta immediata ai quesiti che provengono dalla sua pratica clinica. Abbiamo inoltre cercato di inserire, all’interno del vasto campo della traumatologia pediatrica, alcuni capitoli che, per affinità o per frequenza, possono sicuramente entrare a far parte delle situazioni che più spesso si affacciano nei nostri Pronto Soccorso. Ci riferiamo in particolare a situazioni come l’epifisiolisi, la sinovite dell’anca, le osteocondrosi, le infezioni e ultime, ma non per questo meno importanti, le situazioni legate al maltrattamento dei minori. Siamo consapevoli delle difficoltà di stesura di un’opera che cerca di racchiudere, in uno spazio estremamente ridotto, le più complesse e svariate forme di frattura dell’età pediatrica. Tuttavia, allo stesso tempo, confidiamo che il lettore apprezzi la maneggevolezza del testo, la sintesi con cui vasti argo- 14 menti vengono trattati, la schematicità con cui abbiamo semplificato patologie complesse, senza mai sacrificare il rigore scientifico. Inoltre, siamo fiduciosi nel pensare che un testo come il nostro potrà essere apprezzato da chi, pur non essendo uno specialista, leggendolo, riuscirà a mettere a fuoco l’essenza del problema, con una bibliografia, alla fine di ogni capitolo, aggiornata. Per concludere, si è cercato di fotografare in poche pagine un problema per riuscire ad affrontarlo, dando al lettore gli strumenti per agire in modo efficace e tempestivo. F. Canavese, A. Andreacchio e J. Holveck Clermont Ferrand, Torino, Neuchâtel, dicembre 2016.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.