Ancora sui costrutti participiali di perfetto nelle varietà russe settentrionali: configurazioni di accordo con l’ausiliare

Le costruzioni participiali di perfetto delle varietà russe settentrionali (descritte in Obnorskij 1953; Kuz’mina & Nemčenko 1971; Trubinskij 1984; Kuz’mina 1993), a partire dal lavoro seminale di Timberlake (1976), hanno attirato l’attenzione dei ricercatori per il quadro di variazione molto articolato che presentano. Il loro schema di base ([PP adessivo] +participio passato passivo + [AUX] +NP) dà infatti luogo a diverse configurazioni di a) (non-)accordo tra sostantivo e participio; b) caso del sostantivo (nominativo o accusativo) c) (non-)accordo di AUX con NP e/o participio con AUX Sulla base della letteratura su questi costrutti di di ambito tipologico-funzionale (Heine & Kuteva 2004; Danylenko 2005; Seržant 2012) e formale (Lavine 1999; 2000; Tsedryk 2006; Jung 2008; 2011; Romanova 2015), presento nel mio contributo una estensione, relativa all’accordo con AUX (c), di quanto proposto in lavori precedenti (Civardi 2013; 2016). Il fatto che alcuni pattern di variazione possibili non siano attestati, anche nel caso dell’accordo con AUX, viene infatti correttamente predetto da una teoria per cui la flessione di neutro -o +è assimilabile a un clitico espletivo. Inoltre, come nei lavori precedenti viene fatta una analogia con i paradigmi di variazione del soggetto nullo nelle varietà romanze, per cui l’accordo obbligatorio tra participio e ausiliare (indipendentemente dal tratto ±AGR col nominale), oppure tra ausiliare e nominale (indipendentemente dal tratto ±AGR col participio) viene motivato dall necessità che le proprietà referenziali siano compatibili, in modo da permettere la formazione di relazioni di catena, escludendo le possibili configurazioni di non-accordo tra tutti i componenti del costrutto, che non sono infatti attestate nelle varietà oggetto di indagine.