L’importanza della ricerca di Luigi Ghirri va ben al di là dei confini della fotografia: il suo esempio di artista-teorico, interessato al problema della rappresentazione sia in quanto processo culturale sia in quanto risultato di una mediazione tecnologica, ne fa un interprete paradigmatico della cultura postmoderna. La riflessione ghirriana sulla rappresentazione visiva della realtà si intreccia, soprattutto negli anni Ottanta, alla ricerca di un nuovo paesaggio italiano (naturale e antropico): questioni che rimbalzano dall’ambito del visuale a quello letterario, come testimoniano l’opera di Italo Calvino e, soprattutto, di Pier Vittorio Tondelli. Lungo ispirazioni che dialogano a distanza sia con l’opera dei nuovi fotografi sia con la letteratura postmoderna procede il cinema italiano: la ricerca di nuovi spazi, poco o mai visti, e di una nuova spazialità, in dialogo, sociologico e simbolico, con vicende e personaggi, si ritrova in autori anche molto diversi tra loro, da Pupi Avati a Franco Piavoli.
Il paesaggio italiano tra fotografia e cinema negli anni Ottanta
Luca Malavasi
2024-01-01
Abstract
L’importanza della ricerca di Luigi Ghirri va ben al di là dei confini della fotografia: il suo esempio di artista-teorico, interessato al problema della rappresentazione sia in quanto processo culturale sia in quanto risultato di una mediazione tecnologica, ne fa un interprete paradigmatico della cultura postmoderna. La riflessione ghirriana sulla rappresentazione visiva della realtà si intreccia, soprattutto negli anni Ottanta, alla ricerca di un nuovo paesaggio italiano (naturale e antropico): questioni che rimbalzano dall’ambito del visuale a quello letterario, come testimoniano l’opera di Italo Calvino e, soprattutto, di Pier Vittorio Tondelli. Lungo ispirazioni che dialogano a distanza sia con l’opera dei nuovi fotografi sia con la letteratura postmoderna procede il cinema italiano: la ricerca di nuovi spazi, poco o mai visti, e di una nuova spazialità, in dialogo, sociologico e simbolico, con vicende e personaggi, si ritrova in autori anche molto diversi tra loro, da Pupi Avati a Franco Piavoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.