Sviluppo e validazione di metodi analitici avanzati per il monitoraggio di biomarcatori dell’abuso alcolico e applicazione su campioni reali

L’abuso di alcol può causare diverse patologie ed elevata mortalità, essendo associato a episodi depressivi, ansia grave, insonnia, suicidio ed abuso di sostanze. Il consumo cronico di alcol può causare l’insorgenza precoce di patologie cardiache, ictus, tumori e cirrosi epatica, e procurare amnesia anterograda lieve, deficit cognitivi temporanei e neuropatia periferica, complicando inoltre la valutazione ed il trattamento di altre condizioni mediche e patologie psichiatriche. Sarebbe perciò consigliabile che il clinico valutasse periodicamente il consumo di alcol del paziente, tramite questionari ed esami clinici. In questo contesto, il lavoro propone metodi analitici per la quantificazione di due marcatori diretti di abuso alcolico a lungo termine (tempo di rivelazione: 1 – 6 mesi): l’etilglucuronato nei capelli ed il fosfatidiletanolo nei dried blood spots. L’analisi in parallelo di fosfatidiletanolo ed etilglucuronato ha lo scopo di valutare se lo studio combinato dei due marcatori abbia un effetto positivo sulla specificità del metodo. I risultati sono stati più soddisfacenti di quelli ottenuti con il solo fosfatidiletanolo. Infatti, è stato possibile differenziare tre classi di bevitori: astinenti e bevitori sporadici; bevitori sociali; bevitori cronici.