Partendo da una riflessione circa la prima traduzione italiana della monografia del 1993 dello storico e psicologo russo Aleksandr Etkind sulla storia della psicoanalisi russa, in questo saggio viene descritta la temperie culturale della Russia dei primi trenta anni del Novecento. Da Sabina Spielrein, la cui opera dialoga apertamente con Freud e Jung, passando per Nikolaj Vyrubov e Nikolaj Osipov, due dei più importanti esponenti del movimento psicoanalitico russo, fino a Sergej Ejzenštejn, il più grande regista cinematografico del tempo, vengono ricostruite le dinamiche di un rapporto con la psicoanalisi che ha segnato profondamente l’intelligencija russa prebellica e poi sovietica. Il risultato è la ricostruzione del contesto storico e umano della psicoanalisi in Russia, della sua teoria e della sua pratica, della vitalità di una comunità che sfidò il confine tra la vita e il pensiero.
La storia della psicoanalisi russa del primo Novecento secondo Aleksandr Etkind
Marco Natalizi
2022-01-01
Abstract
Partendo da una riflessione circa la prima traduzione italiana della monografia del 1993 dello storico e psicologo russo Aleksandr Etkind sulla storia della psicoanalisi russa, in questo saggio viene descritta la temperie culturale della Russia dei primi trenta anni del Novecento. Da Sabina Spielrein, la cui opera dialoga apertamente con Freud e Jung, passando per Nikolaj Vyrubov e Nikolaj Osipov, due dei più importanti esponenti del movimento psicoanalitico russo, fino a Sergej Ejzenštejn, il più grande regista cinematografico del tempo, vengono ricostruite le dinamiche di un rapporto con la psicoanalisi che ha segnato profondamente l’intelligencija russa prebellica e poi sovietica. Il risultato è la ricostruzione del contesto storico e umano della psicoanalisi in Russia, della sua teoria e della sua pratica, della vitalità di una comunità che sfidò il confine tra la vita e il pensiero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.