Il testo indaga gli aspetti decorativi delle opere di Street Art eseguite nei contesti e sui muri di confine attraverso un’analisi interdisciplinare tra geografia, border studies e semiotica della cultura. Ricollocando il genere della Street Art all’interno della Border Art, lo studio si interroga, anzitut- to, sulla possibilità di considerare tali opere come decorazione e insiste sull’importanza di volgere l’attenzione verso gli aspetti performativi e attivi dell’atto decorativo, avanzando una riflessione sul- la ‘decor-azione per-forma-attiva’. Viene, pertan- to, affrontata la vicenda del Chicano Park di San Diego, in quanto paradigmatica delle pratiche di muralismo a proposito dei confini e dei processi di bordering eseguite in contesti cronologicamente e geograficamente lontani dalle linee di demarca- zione e dagli eventuali muri che le contrassegnano. Successivamente, si indaga un’ampia e diversificata selezione di casi studio rappresentati dai celebri in- terventi di Banksy e JR sulla barriera israelo-palesti- nese, la East Side Gallery del Muro di Berlino e altri esempi relativi al border statunitense-messicano. Si analizzano così gli aspetti di site-specificity, il rap- porto materiale con le diverse forme e tipologie di confini, i temi e i soggetti scelti, di volta in volta, dagli artisti per esse. Le riflessioni contenute nel testo appuntano delle note a margine relative ai quesiti stimolati dalle decorazioni sulle barriere divisive e arrivano a concepire quest’ultime come parte fondante dell’introdotta dimensione perfor- mativa della decorazione.

“You paint the wall, you make it look beautiful ”. Aspetti performativi e implicazioni politiche della decor-azione sui muri e in contesti frontalieri

Andrea Masala
2022-01-01

Abstract

Il testo indaga gli aspetti decorativi delle opere di Street Art eseguite nei contesti e sui muri di confine attraverso un’analisi interdisciplinare tra geografia, border studies e semiotica della cultura. Ricollocando il genere della Street Art all’interno della Border Art, lo studio si interroga, anzitut- to, sulla possibilità di considerare tali opere come decorazione e insiste sull’importanza di volgere l’attenzione verso gli aspetti performativi e attivi dell’atto decorativo, avanzando una riflessione sul- la ‘decor-azione per-forma-attiva’. Viene, pertan- to, affrontata la vicenda del Chicano Park di San Diego, in quanto paradigmatica delle pratiche di muralismo a proposito dei confini e dei processi di bordering eseguite in contesti cronologicamente e geograficamente lontani dalle linee di demarca- zione e dagli eventuali muri che le contrassegnano. Successivamente, si indaga un’ampia e diversificata selezione di casi studio rappresentati dai celebri in- terventi di Banksy e JR sulla barriera israelo-palesti- nese, la East Side Gallery del Muro di Berlino e altri esempi relativi al border statunitense-messicano. Si analizzano così gli aspetti di site-specificity, il rap- porto materiale con le diverse forme e tipologie di confini, i temi e i soggetti scelti, di volta in volta, dagli artisti per esse. Le riflessioni contenute nel testo appuntano delle note a margine relative ai quesiti stimolati dalle decorazioni sulle barriere divisive e arrivano a concepire quest’ultime come parte fondante dell’introdotta dimensione perfor- mativa della decorazione.
2022
9788899586294
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