La rizosfera, come interfaccia suolo-radice, svolge un ruolo significativo nella phytoremediation di suoli contaminati da metalli. Si tratta di un micro-ecosistema in cui le radici hanno accesso agli elementi del suolo (Alford et al. 2010) e rappresenta la prima area di potenziale captazione di metallo in piante iperaccumulatrici. Nonostante sia noto da letteratura che le comunità microbiche presenti a livello rizosferico siano potenzialmente in grado di incrementare le performance di phytoremediation (Jing et al. 2007), le interazioni fra le componenti rizosferiche di taxa iperaccumulatori restano ancora in gran parte inesplorate. I nostri studi e sperimentazioni sono volti a valutare la risposta delle piante ai metalli con particolare riferimento al nichel (Ni) in termini di sviluppo di biomassa e superficie radicale, e selezionare il microbioma rizosferico idoneo per incrementare l’accumulo di metalli. Le piante iperaccumulatrici di Ni Alyssoides utriculata (L.) Medik., Noccaea caerulescens (J.Presl & C.Presl) F.K.Mey. e i non iperaccumulatori Alyssum montanum L. e Thlaspi arvense L. sono stati selezionati quali specie test in micro- e mesocosmo e trattati su suoli contaminati con differenti concentrazioni di Ni (0-1000 mg kg-1 ). Parallelamente si è proceduto ad isolare la componente batterica e fungina da campioni di suolo rizosferico di A. utriculata (Rosatto et al. 2017). Si prevede di utilizzare il microbioma isolato a livello della rizosfera di piante iperaccumulatrici per ottenere una bioaugmentation. Ciò consentirà la messa a punto di un sistema integrato pianta-funghi-batteri in cui il microbioma del suolo può agire come chelante naturale nei confronti dei metalli al fine di alleviarne lo stress e incrementarne l’accumulo, promuovendo attivamente la ricolonizzazione di suoli disturbati.
Prove di phytoremediation nell'ottica di un approccio integrato piante-funghi-batteri
Enrica Roccotiello;Stefano Rosatto;Mauro Mariotti;Mirca Zotti
2019-01-01
Abstract
La rizosfera, come interfaccia suolo-radice, svolge un ruolo significativo nella phytoremediation di suoli contaminati da metalli. Si tratta di un micro-ecosistema in cui le radici hanno accesso agli elementi del suolo (Alford et al. 2010) e rappresenta la prima area di potenziale captazione di metallo in piante iperaccumulatrici. Nonostante sia noto da letteratura che le comunità microbiche presenti a livello rizosferico siano potenzialmente in grado di incrementare le performance di phytoremediation (Jing et al. 2007), le interazioni fra le componenti rizosferiche di taxa iperaccumulatori restano ancora in gran parte inesplorate. I nostri studi e sperimentazioni sono volti a valutare la risposta delle piante ai metalli con particolare riferimento al nichel (Ni) in termini di sviluppo di biomassa e superficie radicale, e selezionare il microbioma rizosferico idoneo per incrementare l’accumulo di metalli. Le piante iperaccumulatrici di Ni Alyssoides utriculata (L.) Medik., Noccaea caerulescens (J.Presl & C.Presl) F.K.Mey. e i non iperaccumulatori Alyssum montanum L. e Thlaspi arvense L. sono stati selezionati quali specie test in micro- e mesocosmo e trattati su suoli contaminati con differenti concentrazioni di Ni (0-1000 mg kg-1 ). Parallelamente si è proceduto ad isolare la componente batterica e fungina da campioni di suolo rizosferico di A. utriculata (Rosatto et al. 2017). Si prevede di utilizzare il microbioma isolato a livello della rizosfera di piante iperaccumulatrici per ottenere una bioaugmentation. Ciò consentirà la messa a punto di un sistema integrato pianta-funghi-batteri in cui il microbioma del suolo può agire come chelante naturale nei confronti dei metalli al fine di alleviarne lo stress e incrementarne l’accumulo, promuovendo attivamente la ricolonizzazione di suoli disturbati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.