Due processi hanno investito le città negli ultimi vent’anni: un aumento della popolazione “mobile” e l’esplosione del digitale, con particolare attenzione ai digital social networks. Il dibattito, accademico e pubblico, ha da subito messo in evidenza le rischiose potenzialità insite in questi cambiamenti, in quanto possibili responsabili di maggiore individualismo e disinteresse verso la cura del proprio quartiere. Eppure, forme di aggregazione a livello urbano continuano ad apparire nelle città, anche con modalità piuttosto innovative e spontanee. Una di queste è quella delle Social Street, gruppi di vicini di casa in precedenza senza rapporti, che si conoscono grazie a Facebook e si attivano promuovendo convivialità nel quartiere. Questo libro, frutto di un’analisi sociologica, ricostruisce la diffusione del fenomeno Social Street nelle tre città con maggior numero di esperienze, studiando il perché di una diffusione non omogenea all’interno delle città. Analizza le opinioni e sentimenti degli attivisti, comprendendo se e come questo fenomeno produca degli effetti su chi vi partecipa e sui quartieri che le ospitano. Approfondisce le forme di mobilitazione che le Social Street promuovono per la cura e la socialità della propria via e del quartiere e come queste si distacchino da realtà associative più tradizionali. Particolare attenzione è data all’approccio comparativo, al comprendere cioè le differenze tra coloro che partecipano alle Social Street e coloro che non ne partecipano, mostrando come la convivialità urbana sia possibile, ma facilitata da alcuni fattori e ostacolata da altri.

La convivialità urbana nei quartieri di Milano, Bologna e Roma: un’analisi mixed-method sulle Social Street

Morelli
2022-01-01

Abstract

Due processi hanno investito le città negli ultimi vent’anni: un aumento della popolazione “mobile” e l’esplosione del digitale, con particolare attenzione ai digital social networks. Il dibattito, accademico e pubblico, ha da subito messo in evidenza le rischiose potenzialità insite in questi cambiamenti, in quanto possibili responsabili di maggiore individualismo e disinteresse verso la cura del proprio quartiere. Eppure, forme di aggregazione a livello urbano continuano ad apparire nelle città, anche con modalità piuttosto innovative e spontanee. Una di queste è quella delle Social Street, gruppi di vicini di casa in precedenza senza rapporti, che si conoscono grazie a Facebook e si attivano promuovendo convivialità nel quartiere. Questo libro, frutto di un’analisi sociologica, ricostruisce la diffusione del fenomeno Social Street nelle tre città con maggior numero di esperienze, studiando il perché di una diffusione non omogenea all’interno delle città. Analizza le opinioni e sentimenti degli attivisti, comprendendo se e come questo fenomeno produca degli effetti su chi vi partecipa e sui quartieri che le ospitano. Approfondisce le forme di mobilitazione che le Social Street promuovono per la cura e la socialità della propria via e del quartiere e come queste si distacchino da realtà associative più tradizionali. Particolare attenzione è data all’approccio comparativo, al comprendere cioè le differenze tra coloro che partecipano alle Social Street e coloro che non ne partecipano, mostrando come la convivialità urbana sia possibile, ma facilitata da alcuni fattori e ostacolata da altri.
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