Il contributo mette in luce la figura del librettista fiorentino Giuseppe Bonechi tra la fine della sua collaborazione con la corte di San Pietroburgo (1752) e l’ingaggio presso la corte di Josè I a Lisbona (1755). Dal carteggio con Metastasio emerge il ritratto di uomo di teatro prolifico e inquieto: dopo i numerosi successi ottenuti in Russia, specie con le rappresentazioni del Bellerofonte (1750) e dell’Eudossa incoronata (1751), Bonechi abbandona la corte dell’imperatrice Elisabetta e si stabilisce in Portogallo grazie all’intercessione di Metastasio. Il contributo si concentra sulla strategia diplomatica messa in atto dal poeta cesareo per consentire all’amico di trasferirsi a Lisbona e sull’attività di Bonechi nella capitale portoghese: occupandosi dell’adattamento e della messa in scena di alcuni drammi di Metastasio, il librettista svolge infatti un’importante funzione regolativa nella diffusione del suo teatro in Portogallo, contribuendo a correggere le ricorrenti aberrazioni dal “gusto” metastasiano che caratterizzavano la produzione di tanti epigoni. Con il terremoto di Lisbona del 1° novembre 1755 l’operazione culturale di Bonechi viene repentinamente interrotta: sarà ancora Metastasio a intercedere per garantirgli una nuova occupazione, ora non più teatrale ma pienamente diplomatica, come segretario incaricato di curare gli interessi del Granducato di Toscana presso la legazione austriaca a Napoli.

Da San Pietroburgo a Lisbona: Giuseppe Bonechi in Portogallo nel nome di Metastasio

Beltrami Luca
2022-01-01

Abstract

Il contributo mette in luce la figura del librettista fiorentino Giuseppe Bonechi tra la fine della sua collaborazione con la corte di San Pietroburgo (1752) e l’ingaggio presso la corte di Josè I a Lisbona (1755). Dal carteggio con Metastasio emerge il ritratto di uomo di teatro prolifico e inquieto: dopo i numerosi successi ottenuti in Russia, specie con le rappresentazioni del Bellerofonte (1750) e dell’Eudossa incoronata (1751), Bonechi abbandona la corte dell’imperatrice Elisabetta e si stabilisce in Portogallo grazie all’intercessione di Metastasio. Il contributo si concentra sulla strategia diplomatica messa in atto dal poeta cesareo per consentire all’amico di trasferirsi a Lisbona e sull’attività di Bonechi nella capitale portoghese: occupandosi dell’adattamento e della messa in scena di alcuni drammi di Metastasio, il librettista svolge infatti un’importante funzione regolativa nella diffusione del suo teatro in Portogallo, contribuendo a correggere le ricorrenti aberrazioni dal “gusto” metastasiano che caratterizzavano la produzione di tanti epigoni. Con il terremoto di Lisbona del 1° novembre 1755 l’operazione culturale di Bonechi viene repentinamente interrotta: sarà ancora Metastasio a intercedere per garantirgli una nuova occupazione, ora non più teatrale ma pienamente diplomatica, come segretario incaricato di curare gli interessi del Granducato di Toscana presso la legazione austriaca a Napoli.
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