All'interno della mostra "GENOVA SESSANTA. Arti Visive, architettura e società", il costrutto narrativo operato nella sezione di design e, dunque, nel saggio - così come nelle schede che illustrano gli oggetti - ha inteso, in un’ottica generalizzata, rendere giusto omaggio a una stagione genovese che non si configura soltanto con espressioni locali, certamente attese ma forse dal carattere vagamente nostalgico, quanto piuttosto ricordare una centralità rispetto a un contesto socioculturale italiano e internazionale. In tal senso, la selezione di opere presentate esercita un artificio storiografico che, lasciate da parte attese - e forse ovvie - appartenenze territoriali, voglia restituire un’immagine più composita e completa del ruolo della città nell’incredibilmente variegato panorama del design italiano del tempo. Al design nella sua specificità disciplinare, viene affidato, quindi, il seducente compito di configurare una narrazione solo apparentemente distante e rendere, invece, evidenti connessioni e legami, affezioni e testimonianze di una partecipazione di Genova al boom economico, per quanto memore di più antiche ferite.

Design e designer a Genova negli anni sessanta

Luisa Chimenz
2022-01-01

Abstract

All'interno della mostra "GENOVA SESSANTA. Arti Visive, architettura e società", il costrutto narrativo operato nella sezione di design e, dunque, nel saggio - così come nelle schede che illustrano gli oggetti - ha inteso, in un’ottica generalizzata, rendere giusto omaggio a una stagione genovese che non si configura soltanto con espressioni locali, certamente attese ma forse dal carattere vagamente nostalgico, quanto piuttosto ricordare una centralità rispetto a un contesto socioculturale italiano e internazionale. In tal senso, la selezione di opere presentate esercita un artificio storiografico che, lasciate da parte attese - e forse ovvie - appartenenze territoriali, voglia restituire un’immagine più composita e completa del ruolo della città nell’incredibilmente variegato panorama del design italiano del tempo. Al design nella sua specificità disciplinare, viene affidato, quindi, il seducente compito di configurare una narrazione solo apparentemente distante e rendere, invece, evidenti connessioni e legami, affezioni e testimonianze di una partecipazione di Genova al boom economico, per quanto memore di più antiche ferite.
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