Il saggio interroga la relazione tra mappe e arte contemporanea focalizzandosi attorno a un genere artistico relativo al concetto di confine: la Border Art. Al fine di porre in evidenza il contributo di questa sfera espressiva nel più ampio contesto della contro-cartografia, il testo rendiconta un’analisi condotta in maniera trans-disciplinare attraverso i framework teorici forniti dai border studies, dalla geografia e dalla storia dell’arte contemporanea. Quest’ultima prende in considerazione tre casi di studio, corrispondenti a una selezione di opere del Border Art Workshop/Tallér de Arte Fronterizo (BAW/TAF), all’opera The Island Behind the Horizon di Elisa Caldana e al lavoro From State to State di Diego Tonus. L’osservazione incrociata dei suddetti casi di studio consente di giungere a delle conclusioni stratificate e relative alla necessità di volgere lo sguardo verso le mappe artistiche, non solo al fine di ottenere inediti punti di vista sui confini contemporanei, ma anche per rintracciare un rapporto di corrispondenza e continuità tra gli usi delle mappe nella Border Art e le recenti evolu- zioni ontologiche dei confini.

Map Costruens e Map Destruens: usi alternativi, sovvertimenti e risemantizzazioni delle carte geografiche nella Border Art

Andrea Masala
2021-01-01

Abstract

Il saggio interroga la relazione tra mappe e arte contemporanea focalizzandosi attorno a un genere artistico relativo al concetto di confine: la Border Art. Al fine di porre in evidenza il contributo di questa sfera espressiva nel più ampio contesto della contro-cartografia, il testo rendiconta un’analisi condotta in maniera trans-disciplinare attraverso i framework teorici forniti dai border studies, dalla geografia e dalla storia dell’arte contemporanea. Quest’ultima prende in considerazione tre casi di studio, corrispondenti a una selezione di opere del Border Art Workshop/Tallér de Arte Fronterizo (BAW/TAF), all’opera The Island Behind the Horizon di Elisa Caldana e al lavoro From State to State di Diego Tonus. L’osservazione incrociata dei suddetti casi di studio consente di giungere a delle conclusioni stratificate e relative alla necessità di volgere lo sguardo verso le mappe artistiche, non solo al fine di ottenere inediti punti di vista sui confini contemporanei, ma anche per rintracciare un rapporto di corrispondenza e continuità tra gli usi delle mappe nella Border Art e le recenti evolu- zioni ontologiche dei confini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1072942
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