Questo volume, frutto della collaborazione tra la Società italiana di Storia militare e il Laboratorio di Storia marittima e navale dell’Università di Genova, offre spunti di riflessione e di approfondimento su alcuni dei molteplici temi che hanno caratterizzato la storia navale europea tra Cinquecento e medio Ottocento. Il focus è sul Mediterraneo, con ampio spazio dedicato alle realtà italiane preunitarie. Il contributo di Simone Lombardo si concentra su una fase particolarmente significativa, ma non altrettanto conosciuta, delle guerre veneto-turche e della lunga guerra tra la Monarchia ispano-italiana degli Asburgo e l’Impero ottomano: la fase compresa tra 1537 e 1540, che ha nella battaglia della Prevèsa (1538) l’episodio più celebre. Guido Candiani ci offre uno studio organico sulle galeazze veneziane, in una prospettiva di lungo periodo che dalla guerra di Cipro (1570-1573) si dipana fino alla guerra di Candia (1645-1669). I contributi di Filippo Astori, Giorgio Toso e Aldo Antonicelli affrontano, sotto diversi aspetti, un elemento caratteristico e cruciale del mondo marittimo d’età moderna, la guerra di corsa, tanto nella dimensione barbaresca (trattata, da Astori, dal punto visuale della difesa litoranea, attraverso un caso studio ligure) quanto in quella europea (analizzata da Toso e Antonicelli, nella duplice prospettiva della corsa e delle contro-corsa, in due diversi casi: il primo genovese, settecentesco, e il secondo sabaudo, ottocentesco). Infine lo studio di Michele Lacriola che ha per oggetto, attraverso l’analisi del caso duosiciliano, la fase finale della storia navale dell’età moderna, quella della grande trasformazione tecnologica determinata dalla Rivoluzione industriale, a partire dall’introduzione della propulsione a vapore. All’interno di questo ampio ventaglio di contributi che percorrono, nel tempo e nello spazio, il Mediterraneo, non manca una duplice proiezione al di fuori delle colonne d’Ercole, tanto nella prospettiva delle correlazioni tra mondo mediterraneo ed Europa settentrionale – è il caso dell’avventura navale nelle Fiandre dei genovesi Federico e Ambrogio Spinola, oggetto del contributo di Emiliano Beri – quanto in quella, più squisitamente nordeuropea, del grande scontro navale anglo-olandese del XVII secolo – è il caso della riflessione sulla formalizzazione della linea di file nella marina inglese proposta da Marco Mostarda.

Dal Mediterraneo alla Manica. Contributi alla storia navale dell'età moderna

Emiliano Beri
2022-01-01

Abstract

Questo volume, frutto della collaborazione tra la Società italiana di Storia militare e il Laboratorio di Storia marittima e navale dell’Università di Genova, offre spunti di riflessione e di approfondimento su alcuni dei molteplici temi che hanno caratterizzato la storia navale europea tra Cinquecento e medio Ottocento. Il focus è sul Mediterraneo, con ampio spazio dedicato alle realtà italiane preunitarie. Il contributo di Simone Lombardo si concentra su una fase particolarmente significativa, ma non altrettanto conosciuta, delle guerre veneto-turche e della lunga guerra tra la Monarchia ispano-italiana degli Asburgo e l’Impero ottomano: la fase compresa tra 1537 e 1540, che ha nella battaglia della Prevèsa (1538) l’episodio più celebre. Guido Candiani ci offre uno studio organico sulle galeazze veneziane, in una prospettiva di lungo periodo che dalla guerra di Cipro (1570-1573) si dipana fino alla guerra di Candia (1645-1669). I contributi di Filippo Astori, Giorgio Toso e Aldo Antonicelli affrontano, sotto diversi aspetti, un elemento caratteristico e cruciale del mondo marittimo d’età moderna, la guerra di corsa, tanto nella dimensione barbaresca (trattata, da Astori, dal punto visuale della difesa litoranea, attraverso un caso studio ligure) quanto in quella europea (analizzata da Toso e Antonicelli, nella duplice prospettiva della corsa e delle contro-corsa, in due diversi casi: il primo genovese, settecentesco, e il secondo sabaudo, ottocentesco). Infine lo studio di Michele Lacriola che ha per oggetto, attraverso l’analisi del caso duosiciliano, la fase finale della storia navale dell’età moderna, quella della grande trasformazione tecnologica determinata dalla Rivoluzione industriale, a partire dall’introduzione della propulsione a vapore. All’interno di questo ampio ventaglio di contributi che percorrono, nel tempo e nello spazio, il Mediterraneo, non manca una duplice proiezione al di fuori delle colonne d’Ercole, tanto nella prospettiva delle correlazioni tra mondo mediterraneo ed Europa settentrionale – è il caso dell’avventura navale nelle Fiandre dei genovesi Federico e Ambrogio Spinola, oggetto del contributo di Emiliano Beri – quanto in quella, più squisitamente nordeuropea, del grande scontro navale anglo-olandese del XVII secolo – è il caso della riflessione sulla formalizzazione della linea di file nella marina inglese proposta da Marco Mostarda.
2022
9788894436952
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1068803
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