Nel quadro trasformativo e di aggiornamento infrastrutturale che sta attraversando la città di Genova da almeno due decenni, l’episodio del Parco Scientifico e Tecnologico di Erzelli rappresenta una sorta di unicum per la posizione geografica, per il programma funzionale e il processo attuativo e gli attori coinvolti. Posizionato sulla collina omonima che domina la Val Polcevera sul fronte occidentale e in posizione strategica rispetto alle principali infrastrutture ferroviarie e carrabile del Ponente genovese, il Parco risponde ad un’esigenza di delocalizzazione e, in un certo senso, di aggregazione territoriale di grandi attività legate alla tecnologia, alla produzione, al terziario e alla ricerca scientifica. In questo processo di riposizionamento, la realizzazione del Parco affronta criticità legate, in primis, all’accessibilità e conseguentemente all’attrattività dei territori, declinando il tema degli epicentri di sviluppo in chiave tecnologica, produttiva e terziaria. Il Parco diviene inoltre rappresentativo della graduale transizione della Val Polcevera da valle industriale “pesante” a valle produttiva “leggera e pulita”. Obiettivo del contributo è, anche in questo episodio di realizzazione di un importante epicentro di sviluppo urbano e territoriale, quello di approfondire il ruolo dell’amministrazione pubblica, osservando il progressivo passaggio dalla dimensione del regolatore/pianificatore, a quello di investitore per finire a quello sempre più rilevante di proprietario/possessore.

Trasformare la città attraverso nuovi epicentri di sviluppo di carattere produttivo e terziario: il caso del Parco scientifico e tecnologico di Erzelli

Moretti, Beatrice;Pitanti, Matilde
2021-01-01

Abstract

Nel quadro trasformativo e di aggiornamento infrastrutturale che sta attraversando la città di Genova da almeno due decenni, l’episodio del Parco Scientifico e Tecnologico di Erzelli rappresenta una sorta di unicum per la posizione geografica, per il programma funzionale e il processo attuativo e gli attori coinvolti. Posizionato sulla collina omonima che domina la Val Polcevera sul fronte occidentale e in posizione strategica rispetto alle principali infrastrutture ferroviarie e carrabile del Ponente genovese, il Parco risponde ad un’esigenza di delocalizzazione e, in un certo senso, di aggregazione territoriale di grandi attività legate alla tecnologia, alla produzione, al terziario e alla ricerca scientifica. In questo processo di riposizionamento, la realizzazione del Parco affronta criticità legate, in primis, all’accessibilità e conseguentemente all’attrattività dei territori, declinando il tema degli epicentri di sviluppo in chiave tecnologica, produttiva e terziaria. Il Parco diviene inoltre rappresentativo della graduale transizione della Val Polcevera da valle industriale “pesante” a valle produttiva “leggera e pulita”. Obiettivo del contributo è, anche in questo episodio di realizzazione di un importante epicentro di sviluppo urbano e territoriale, quello di approfondire il ruolo dell’amministrazione pubblica, osservando il progressivo passaggio dalla dimensione del regolatore/pianificatore, a quello di investitore per finire a quello sempre più rilevante di proprietario/possessore.
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