In questo contributo, ragioneremo su come Massimo Quaini a partire dalla fine degli anni ’60 abbia dialogato (o non dialogato) con le discipline sorelle della geografia storica: l’archeologia e la storia sociale. Rifletteremo su come, nel lungo percorso sperimentale di Quaini “verso una nuova geograficità”, molti siano stati gli incontri, le separazioni, le strade parallele e divergenti; e lo faremo a partire dalle esperienze e frequentazioni genovesi di Massimo, quelle del Gruppo Ligure di Ricerca sulle Sedi Abbandonate e dei dibattiti intorno alla Geografia del popolamento e alla Storia della cultura materiale, e poi quelle del Seminario Permanente di Storia Locale, attraverso la lunga discussione sulla microstoria e sui suoi esiti.
Lo sguardo del geografo: Massimo Quaini, l’archeologia, la storia
Stagno, Anna Maria;
2021-01-01
Abstract
In questo contributo, ragioneremo su come Massimo Quaini a partire dalla fine degli anni ’60 abbia dialogato (o non dialogato) con le discipline sorelle della geografia storica: l’archeologia e la storia sociale. Rifletteremo su come, nel lungo percorso sperimentale di Quaini “verso una nuova geograficità”, molti siano stati gli incontri, le separazioni, le strade parallele e divergenti; e lo faremo a partire dalle esperienze e frequentazioni genovesi di Massimo, quelle del Gruppo Ligure di Ricerca sulle Sedi Abbandonate e dei dibattiti intorno alla Geografia del popolamento e alla Storia della cultura materiale, e poi quelle del Seminario Permanente di Storia Locale, attraverso la lunga discussione sulla microstoria e sui suoi esiti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.