'A Fluctuating Charm'. "A Jelly-Fish" di Marianne Moore in una lettura biocentrica

Con la nascita e la diffusione della teoria ecocritica anche l’opera di Marianne Moore è stata rivista secondo nuove prospettive. Questo articolo si propone di illustrare come l’affermarsi di questa prospettiva abbia rivoluzionato i percorsi di lettura delle poesie di Moore sul mondo naturale, e in particolare sugli animali, offrendo una panoramica degli studi ecocritici più significativi e in- novativi per poi proporre lo studio di specifica poesia, “A Jelly-Fish”, adottando la visione biocentrica di Margot Norris, una fra le più ambiziose nel panorama ecocritico. Questo testo sembra infatti mettere in atto due delle strategie della tradizione biocentrica individuate da Margot Norris, la frattura della rappresentazione con la violazione del significato, e la cancellazione di qualsiasi proiezione antropomorfa sull’animale.