Il teatro di Giuliano Scabia è un "teatro vegetale"; dal "galateo del bosco", quell'universo di ascolto cui attingono i più grandi poeti veneti, fino a Zanzotto, ha appreso dalle piante l'arte di radicarsi, fiorire e durare; in Commedia Olimpica, primo testo eponimo dedicato al Teatro Olimpico di Vicenza e ivi rappresentato nel 2019 con uno memorabile confluenza di esperienze, la lezione, di fronte alla minaccia di estinzione che ci sovrasta, resta quella dell'ascolto e della condivisione dei contrari.
In ogni parola c’è tutto il mondo (da Tebe a Colono, cinquecento anni dopo)
Roberto Cuppone
In corso di stampa
Abstract
Il teatro di Giuliano Scabia è un "teatro vegetale"; dal "galateo del bosco", quell'universo di ascolto cui attingono i più grandi poeti veneti, fino a Zanzotto, ha appreso dalle piante l'arte di radicarsi, fiorire e durare; in Commedia Olimpica, primo testo eponimo dedicato al Teatro Olimpico di Vicenza e ivi rappresentato nel 2019 con uno memorabile confluenza di esperienze, la lezione, di fronte alla minaccia di estinzione che ci sovrasta, resta quella dell'ascolto e della condivisione dei contrari.File in questo prodotto:
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