Il saggio prende in esame la rilevante produzione artistica di Domenico Piola per i Doria di Melfi. Fondamentale fu , in questo contesto, la commissione di nove dipinti eseguiti per le nozze Doria-Pamphilj del 1671, dei quali si seguono le vicende attraverso gli inventari e le descrizioni del palazzo. I quadri , unitamente alle sculture di Filippo Parodi, ebbero un ruolo significativo nella strategia dell’immagine messa in campo dal giovane principe Giovanni Andrea III e dalla sua famiglia, per celebrare il legame con un casato importante e raffinato qual era quello dei Pamphilj. Alle nozze si lega anche il disegno della fastosissima carrozza “ a foggia di trionfo” approntata per l’occasione, intagliata dal Parodi sulla base di un disegno che può ricondursi alla mano di Piola, nell’ambito della stretta collaborazione tra i due artisti attestata dalle fonti. Alla committenza per i principi di Melfi si può, in via d’ipotesi, accostare anche un disegno progettuale per una fontana. I documenti d’archivio indicano infine il perdurare nel tempo del rapporto dell’artista con la famiglia, attestato dagli incarichi di “coprire le immodestie” dei celeberrimi arazzi con i ”Furti di Giove” di Perino del Vaga, e di far fare al figlio, nonché personalmente “ritoccare”, due dipinti raffiguranti l’immacolata Concezione, che si pongono come prima opere di Paolo Gerolamo Piola di cui si abbia notizia.

L'attività per i Doria principi di Melfi di Domenico Piola, "pittore stimato"

Laura Stagno
2019-01-01

Abstract

Il saggio prende in esame la rilevante produzione artistica di Domenico Piola per i Doria di Melfi. Fondamentale fu , in questo contesto, la commissione di nove dipinti eseguiti per le nozze Doria-Pamphilj del 1671, dei quali si seguono le vicende attraverso gli inventari e le descrizioni del palazzo. I quadri , unitamente alle sculture di Filippo Parodi, ebbero un ruolo significativo nella strategia dell’immagine messa in campo dal giovane principe Giovanni Andrea III e dalla sua famiglia, per celebrare il legame con un casato importante e raffinato qual era quello dei Pamphilj. Alle nozze si lega anche il disegno della fastosissima carrozza “ a foggia di trionfo” approntata per l’occasione, intagliata dal Parodi sulla base di un disegno che può ricondursi alla mano di Piola, nell’ambito della stretta collaborazione tra i due artisti attestata dalle fonti. Alla committenza per i principi di Melfi si può, in via d’ipotesi, accostare anche un disegno progettuale per una fontana. I documenti d’archivio indicano infine il perdurare nel tempo del rapporto dell’artista con la famiglia, attestato dagli incarichi di “coprire le immodestie” dei celeberrimi arazzi con i ”Furti di Giove” di Perino del Vaga, e di far fare al figlio, nonché personalmente “ritoccare”, due dipinti raffiguranti l’immacolata Concezione, che si pongono come prima opere di Paolo Gerolamo Piola di cui si abbia notizia.
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