Le nuove forme dell'ospitalità è il topic del numero 165 di Area, declinato attraverso 5 azioni che raccontano, a livello globale, l'accoglienza contemporanea: Sleeping, Working, Nursing, Surviving, Escaping. Il tema viene esaminato attraverso l'alternanza di progetti e saggi critici che sondano le derive e le derivazioni di un ambito che, nella quotidianità, spazia dalla dimensione abitativa a quella drammatica e umanitaria dell'emergenza, che molto ha a che vedere con il nomadismo, la temporaneità, la mobilità. Al centro della riflessione c'è la considerazione di quanto oggi ci troviamo tutti, frequentemente, in una condizione di transito perenne. In un mondo dove ci spostiamo per lavorare, per dormire, per studiare, per mangiare, per divertirci, l'essere ospiti - e dunque di passaggio - è una condizione quasi permanente che ci porta ad abitare una serie di luoghi progettati sempre di più come un'esperienza. La successione degli argomenti e dei casi studio selezionati indaga i seguenti punti: - i diversi modi in cui è possibile interpretare l'esperienza del riposo in un luogo che non è la nostra casa o la nostra stanza; - l'idea di poter costruire una comunità che si esprime attraverso l'espansione delle relazioni professionali in spazi delocalizzati e spesso condivisi; - la nuova generazione di progetti per strutture sanitarie che sta sviluppando linguaggi meno freddi e asettici, promuovendo un'immagine più intima e accogliente; - i sistemi di costruzione a basso costo e basso impatto tecnologico che sono gli ingredienti di base di di progetti dettati dall'emergenza che spesso nascono dal lavoro collettivo; - l'evoluzione di tre modelli arcaici: la tenda, la capanna e la roulotte, che si sono evoluti nel tempo, assumendo forme diversificate.

Area 165 (Welcoming)

Alessandro Valenti
2019-01-01

Abstract

Le nuove forme dell'ospitalità è il topic del numero 165 di Area, declinato attraverso 5 azioni che raccontano, a livello globale, l'accoglienza contemporanea: Sleeping, Working, Nursing, Surviving, Escaping. Il tema viene esaminato attraverso l'alternanza di progetti e saggi critici che sondano le derive e le derivazioni di un ambito che, nella quotidianità, spazia dalla dimensione abitativa a quella drammatica e umanitaria dell'emergenza, che molto ha a che vedere con il nomadismo, la temporaneità, la mobilità. Al centro della riflessione c'è la considerazione di quanto oggi ci troviamo tutti, frequentemente, in una condizione di transito perenne. In un mondo dove ci spostiamo per lavorare, per dormire, per studiare, per mangiare, per divertirci, l'essere ospiti - e dunque di passaggio - è una condizione quasi permanente che ci porta ad abitare una serie di luoghi progettati sempre di più come un'esperienza. La successione degli argomenti e dei casi studio selezionati indaga i seguenti punti: - i diversi modi in cui è possibile interpretare l'esperienza del riposo in un luogo che non è la nostra casa o la nostra stanza; - l'idea di poter costruire una comunità che si esprime attraverso l'espansione delle relazioni professionali in spazi delocalizzati e spesso condivisi; - la nuova generazione di progetti per strutture sanitarie che sta sviluppando linguaggi meno freddi e asettici, promuovendo un'immagine più intima e accogliente; - i sistemi di costruzione a basso costo e basso impatto tecnologico che sono gli ingredienti di base di di progetti dettati dall'emergenza che spesso nascono dal lavoro collettivo; - l'evoluzione di tre modelli arcaici: la tenda, la capanna e la roulotte, che si sono evoluti nel tempo, assumendo forme diversificate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/981808
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