È noto che il settore dei trasporti è al tempo stesso particolarmente energivoro e inquinante, anche se negli ultimi decenni sono stati compiuti notevoli passi avanti. Il trasporto via mare condivide, pur se in misura differente rispetto ad altre modalità, tali caratteristiche. In particolare, il trasporto via mare si distingue dalle altre modalità per la diversa percezione degli impatti ambientali negativi da parte della popolazione. Questa infatti percepisce e si concentra in particolare modo su quanto accade nella navigazione costiera e quando la nave sosta in porto. Ciò spiega la normativa internazionale che obbliga le navi ad adottare - quando navigano in particolare aree (cd. ECA, Emissions Control Area) o quando entrano in un porto - un particolare tipo di combustibile che riduce l'emissione di zolfo, ma che è molto più costoso. Da diversi anni si discute della possibilità di utilizzare il gas naturale liquefatto come combustibile per le navi. Esso infatti ridurrebbe in modo drastico le emissioni - lungo l'intero tragitto della nave e non solo in alcuni punti - portando la navigazione via mare ad essere pienamente compatibile con qualunque forma di vita ed attività produttiva. Il lavoro, concentrandosi sulla situazione italiana, fa il punto su questo possibile processo di ristrutturazione e discute gli elementi che possono frenarne o accelerarne l'adozione.

Riflessioni sulle possibilità di sviluppo di una flotta navale "LNG-fuelled"

Manuela Basta;Claudio Ferrari
2017-01-01

Abstract

È noto che il settore dei trasporti è al tempo stesso particolarmente energivoro e inquinante, anche se negli ultimi decenni sono stati compiuti notevoli passi avanti. Il trasporto via mare condivide, pur se in misura differente rispetto ad altre modalità, tali caratteristiche. In particolare, il trasporto via mare si distingue dalle altre modalità per la diversa percezione degli impatti ambientali negativi da parte della popolazione. Questa infatti percepisce e si concentra in particolare modo su quanto accade nella navigazione costiera e quando la nave sosta in porto. Ciò spiega la normativa internazionale che obbliga le navi ad adottare - quando navigano in particolare aree (cd. ECA, Emissions Control Area) o quando entrano in un porto - un particolare tipo di combustibile che riduce l'emissione di zolfo, ma che è molto più costoso. Da diversi anni si discute della possibilità di utilizzare il gas naturale liquefatto come combustibile per le navi. Esso infatti ridurrebbe in modo drastico le emissioni - lungo l'intero tragitto della nave e non solo in alcuni punti - portando la navigazione via mare ad essere pienamente compatibile con qualunque forma di vita ed attività produttiva. Il lavoro, concentrandosi sulla situazione italiana, fa il punto su questo possibile processo di ristrutturazione e discute gli elementi che possono frenarne o accelerarne l'adozione.
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