Questo libro tenta di indagare, con gli strumenti dell’analisi linguistico-stilistica – specie a proposito del lessico e dell’intertestualità –, la strategia di copertura che informa l’opera di Landolfi, e in particolare la scelta linguistica del Landolfi diaristico di Rien va (ma anche, più brevemente, quella del narratore e del tragediografo estremisticamente manierista del Landolfo VI di Benevento), e di interpretarla nei termini di quella che si è scelto di chiamare lingua-pelle: cioè il succedaneo linguistico di un involucro psichico che ha faticato a svilupparsi, a partire dal costrutto concettuale (l’io-pelle) individuato e investigato dallo psicoanalista francese Didier Anzieu. Il volume è completato da una sezione tematica riguardante i due tardi libri di poesie, Viola di morte e Il tradimento, e un passo dell’ultimo diario, Des mois) che risulta complementare alla interpretazione su base stilistica, a cui fornisce il supporto della lettura del materiale letterario autobiografico relativo all’evento cruciale della perdita della madre, e delle conseguenti continue rimodulazioni dei temi del lutto e dell’incombenza della morte.

La lingua-pelle di Tommaso Landolfi

Zublena P
2013-01-01

Abstract

Questo libro tenta di indagare, con gli strumenti dell’analisi linguistico-stilistica – specie a proposito del lessico e dell’intertestualità –, la strategia di copertura che informa l’opera di Landolfi, e in particolare la scelta linguistica del Landolfi diaristico di Rien va (ma anche, più brevemente, quella del narratore e del tragediografo estremisticamente manierista del Landolfo VI di Benevento), e di interpretarla nei termini di quella che si è scelto di chiamare lingua-pelle: cioè il succedaneo linguistico di un involucro psichico che ha faticato a svilupparsi, a partire dal costrutto concettuale (l’io-pelle) individuato e investigato dallo psicoanalista francese Didier Anzieu. Il volume è completato da una sezione tematica riguardante i due tardi libri di poesie, Viola di morte e Il tradimento, e un passo dell’ultimo diario, Des mois) che risulta complementare alla interpretazione su base stilistica, a cui fornisce il supporto della lettura del materiale letterario autobiografico relativo all’evento cruciale della perdita della madre, e delle conseguenti continue rimodulazioni dei temi del lutto e dell’incombenza della morte.
2013
978-88-6087-638-6
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