In questo saggio propongo di approfondire le riflessioni sulla regione frontaliera delle Alpi sud-occidentali, le “Marittime”, a partire dalle opere di Francesco Biamonti. questo specifico contesto mi pongo quale traguardo ciò che avete definito nella vostra call “la corrélation entre identité autochtone, identité nationale et identité exogène et sa répercussion dans l’axiologie des personnages”, con alcuni riferimenti anche alla seconda guerra mondiale ed ai conflitti in corso. Saranno analizzati in particolare: 1- La commistione linearità e zonalità tipiche di quest’area frontaliera (limes e limen tradotti in concetti geografici). 2- Da un punto di vista geografico-letterario i “passi” utilizzati da migranti, rifugiati ma, prima ancora, da pastori e venditori ambulanti della regione frontaliera descritta da Biamonti. 3- Le fasi di “invasione e successione” di abitanti (residenti in questo caso) e genti di passaggio (migranti, rifugiati, proscritti, ecc.). Senza dimenticare gli abitanti iscritti in un progetto di nomadismo “marittimo”, come i pastori, i colporteurs e i contrabbandieri. Specificatamente: a- Le migrazioni italiane nel sud della Francia (migrazioni temporanee o definitive, spesso frontalieri o stagionali). b- Le ondate migratorie di passaggio nell’area frontaliera, accompagnate dal ruolo del passeur: quello locale, attività economica usuale dell’area oggetto di studio.

Le “Marittime” di Francesco Biamonti: identità in progress di una terra di frontiera

Marina Marengo
2018-01-01

Abstract

In questo saggio propongo di approfondire le riflessioni sulla regione frontaliera delle Alpi sud-occidentali, le “Marittime”, a partire dalle opere di Francesco Biamonti. questo specifico contesto mi pongo quale traguardo ciò che avete definito nella vostra call “la corrélation entre identité autochtone, identité nationale et identité exogène et sa répercussion dans l’axiologie des personnages”, con alcuni riferimenti anche alla seconda guerra mondiale ed ai conflitti in corso. Saranno analizzati in particolare: 1- La commistione linearità e zonalità tipiche di quest’area frontaliera (limes e limen tradotti in concetti geografici). 2- Da un punto di vista geografico-letterario i “passi” utilizzati da migranti, rifugiati ma, prima ancora, da pastori e venditori ambulanti della regione frontaliera descritta da Biamonti. 3- Le fasi di “invasione e successione” di abitanti (residenti in questo caso) e genti di passaggio (migranti, rifugiati, proscritti, ecc.). Senza dimenticare gli abitanti iscritti in un progetto di nomadismo “marittimo”, come i pastori, i colporteurs e i contrabbandieri. Specificatamente: a- Le migrazioni italiane nel sud della Francia (migrazioni temporanee o definitive, spesso frontalieri o stagionali). b- Le ondate migratorie di passaggio nell’area frontaliera, accompagnate dal ruolo del passeur: quello locale, attività economica usuale dell’area oggetto di studio.
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