The bubble has become in the ancient culture a traditional metaphor for the fragility of human life; it then becomes an allegory and symbol in Lucian and Plutarch, who describes the souls of the dead contained in bright bubbles and dragged by the vortexes of Fate. Much like this imagery is the description that, in the De nuptiis, Martianus Capella makes of Astronomy, which rolls within a luminous sphere. Plutarch’s and Martianus' tales are interrelated by the common theme of Fate, which astronomy presides by its astrological doctrine. But that described by Martianus is not a bubble, but a sphere: it refers to the famous Planetary of Archimedes, of which Martianus already speaks in the sixth book, and which Claudianus describes us as contained in a crystal sphere: an image also present in iconography. The antique crystal bubbles and spheres thus reveal images of the human microcosm and of the Macrocosm, combining fragility of human life and perfect form of the Universe: a union between moral and astronomical meanings still found in Hieronymus Bosch.

La bolla è divenuta nella cultura antica una metafora d’elezione per la fragilità della vita umana; essa diviene poi allegoria e simbolo in Luciano e in Plutarco, che descrive le anime dei morti racchiuse in bolle luminose e trascinate dai vortici del Fato. Molto simile a questa imagery è la descrizione che, nel De nuptiis, Marziano Capella fa di Astronomia, che rotola all'interno di una sfera luminosa. Il racconto di Plutarco e quello di Marziano sono legati dal comune tema del Fato, cui Astronomia presiede grazie alla propria componente astrologica. Ma quella marzianea non è una bolla, ma una sfera: che rimanda al celebre Planetario di Archimede, di cui Marziano parla già nel sesto libro, e che Claudiano ci descrive contenuto in una sfera di cristallo: un'immagine testimoniata anche dall'iconografia. Le bolle e le sfere di cristallo dell’antichità si rivelano così immagini del microcosmo umano e del Macrocosmo, coniugando fragilità della vita umana e forma perfetta dell’universo: una unione fra significato morale e astronomico rinvenibile ancora in Hieronymus Bosch.

Il personaggio nella sfera di cristallo: le meraviglie di un'immagine fra metafisica e astronomia

Gabriella Moretti
2017-01-01

Abstract

The bubble has become in the ancient culture a traditional metaphor for the fragility of human life; it then becomes an allegory and symbol in Lucian and Plutarch, who describes the souls of the dead contained in bright bubbles and dragged by the vortexes of Fate. Much like this imagery is the description that, in the De nuptiis, Martianus Capella makes of Astronomy, which rolls within a luminous sphere. Plutarch’s and Martianus' tales are interrelated by the common theme of Fate, which astronomy presides by its astrological doctrine. But that described by Martianus is not a bubble, but a sphere: it refers to the famous Planetary of Archimedes, of which Martianus already speaks in the sixth book, and which Claudianus describes us as contained in a crystal sphere: an image also present in iconography. The antique crystal bubbles and spheres thus reveal images of the human microcosm and of the Macrocosm, combining fragility of human life and perfect form of the Universe: a union between moral and astronomical meanings still found in Hieronymus Bosch.
2017
La bolla è divenuta nella cultura antica una metafora d’elezione per la fragilità della vita umana; essa diviene poi allegoria e simbolo in Luciano e in Plutarco, che descrive le anime dei morti racchiuse in bolle luminose e trascinate dai vortici del Fato. Molto simile a questa imagery è la descrizione che, nel De nuptiis, Marziano Capella fa di Astronomia, che rotola all'interno di una sfera luminosa. Il racconto di Plutarco e quello di Marziano sono legati dal comune tema del Fato, cui Astronomia presiede grazie alla propria componente astrologica. Ma quella marzianea non è una bolla, ma una sfera: che rimanda al celebre Planetario di Archimede, di cui Marziano parla già nel sesto libro, e che Claudiano ci descrive contenuto in una sfera di cristallo: un'immagine testimoniata anche dall'iconografia. Le bolle e le sfere di cristallo dell’antichità si rivelano così immagini del microcosmo umano e del Macrocosmo, coniugando fragilità della vita umana e forma perfetta dell’universo: una unione fra significato morale e astronomico rinvenibile ancora in Hieronymus Bosch.
9788899168292
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