MADE IN GOA guida alla città Ibrida, ha come obiettivo lo studio del rapporto tra la costruzione della città di Genova e lo sviluppo del suo sistema infrastrutturale. La tesi di questo lavoro è che sia possibile individuare, nella storia moderna della città, una serie di parallelismi tra crescita urbana, sviluppo ed implementazione del concetto di infrastruttura. Genova rappresenta un caso paradigmatico nel quale opere di infrastrutturazione del territorio e manufatti architettonici pensati alla scala dell’uomo si scambiano continuamente di ruolo, annullando in determinate situazioni la differenza tra i due sistemi. In un’epoca come quella in cui viviamo, nella quale il territorio è diventato una risorsa finita, non rinnovabile, è necessario immaginare una nuova generazione di progetti urbani capaci di massimizzare l’uso del suolo, senza consumarne di nuovo. La storia della città di Genova fornisce testimonianze estremamente illuminanti sull’uso di sistemi infrastrutturali ibridi per recuperare suolo edificabile, sfruttarne al massimo le potenzialità edificatorie, saturandone gli interstizi e sviluppando soluzioni a livelli multipli sovrapposti. Made in GOA parla della genesi, che solo in poche città europee è così evidente, di sistemi ibridi, generati dalla necessità di guadagnare spazio laddove la natura topografica del paesaggio rende questa operazione difficile, o dall’esigenza di muoversi più velocemente in verticale o, ancora, di massimizzare il valore del suolo, raddoppiandone o triplicandone a volte la produttività inventando altre superfici edificabili che prima non c’erano. Solo a Genova è possibile parlare allora di intensità simultanea tra oggetto e spazio, proprio perché risulta quasi impossibile, osservando certi fenomeni urbani, capire dove stia il confine tra paesaggio, infrastruttura e architettura, ma soprattutto perché, dalla somma di questi tre elementi si genera un nuovo paesaggio abitabile la cui forma tangibile è il risultato di un processo irreversibile. Made in GOA nasce da un lavoro di catalogazione e di ricerca che prosegue da più di venti anni, la cui base è il censimento di oltre un centinaio di sistemi ibridi sorti spontaneamente o a seguito di un chiaro progetto ingegneristico o architettonico, sul territorio di Genova. Quella che viene presentata nel volume edito da SAGEP è solo una parte di un opera di classificazione più ampia e in costante aggiornamento; una selezione di casi paradigmatici attestati su alcuni dei principali sistemi infrastrutturali della città: la linea Ferroviaria, la strada Sopraelevata Aldo Moro, la Circonvallazione a Monte, Corso Italia, l’Acquedotto storico, l’Autostrada A10, Corso Europa. Ogni progetto diventa l’occasione per esplorare le potenzialità derivate dalla sovrapposizione del sistema infrastrutturale con quello naturale, sia che si tratti di dover sottrarre spazio al mare che di guadagnarne sezionando o sbalzando rispetto alla collina. Il risultato sono organismi autonomi da un lato, ma incapaci di funzionare efficacemente senza la presenza dell’infrastruttura che li ha generati: si tratta di scale, ascensori, rampe, ponti, pontili, funicolari che diventano simultaneamente spazi pubblici, parcheggi, locali commerciali, case, ristoranti, giardini e viali alberati. Sono la possibilità per il progettista di abbandonare le regole compositive o normative che la disciplina gli ha consegnato, per ibridarle con intuizioni e soluzioni che solo un territorio come quello di Genova può suggerire. CONTENUTI 30 schede progetto corredate da schemi, grafici e testi descrittivi, 10 tavole infografiche, 4 strategie operative.

Made in GOA, guida alla città ibrida

GIBERTI, MASSIMILIANO;
2016-01-01

Abstract

MADE IN GOA guida alla città Ibrida, ha come obiettivo lo studio del rapporto tra la costruzione della città di Genova e lo sviluppo del suo sistema infrastrutturale. La tesi di questo lavoro è che sia possibile individuare, nella storia moderna della città, una serie di parallelismi tra crescita urbana, sviluppo ed implementazione del concetto di infrastruttura. Genova rappresenta un caso paradigmatico nel quale opere di infrastrutturazione del territorio e manufatti architettonici pensati alla scala dell’uomo si scambiano continuamente di ruolo, annullando in determinate situazioni la differenza tra i due sistemi. In un’epoca come quella in cui viviamo, nella quale il territorio è diventato una risorsa finita, non rinnovabile, è necessario immaginare una nuova generazione di progetti urbani capaci di massimizzare l’uso del suolo, senza consumarne di nuovo. La storia della città di Genova fornisce testimonianze estremamente illuminanti sull’uso di sistemi infrastrutturali ibridi per recuperare suolo edificabile, sfruttarne al massimo le potenzialità edificatorie, saturandone gli interstizi e sviluppando soluzioni a livelli multipli sovrapposti. Made in GOA parla della genesi, che solo in poche città europee è così evidente, di sistemi ibridi, generati dalla necessità di guadagnare spazio laddove la natura topografica del paesaggio rende questa operazione difficile, o dall’esigenza di muoversi più velocemente in verticale o, ancora, di massimizzare il valore del suolo, raddoppiandone o triplicandone a volte la produttività inventando altre superfici edificabili che prima non c’erano. Solo a Genova è possibile parlare allora di intensità simultanea tra oggetto e spazio, proprio perché risulta quasi impossibile, osservando certi fenomeni urbani, capire dove stia il confine tra paesaggio, infrastruttura e architettura, ma soprattutto perché, dalla somma di questi tre elementi si genera un nuovo paesaggio abitabile la cui forma tangibile è il risultato di un processo irreversibile. Made in GOA nasce da un lavoro di catalogazione e di ricerca che prosegue da più di venti anni, la cui base è il censimento di oltre un centinaio di sistemi ibridi sorti spontaneamente o a seguito di un chiaro progetto ingegneristico o architettonico, sul territorio di Genova. Quella che viene presentata nel volume edito da SAGEP è solo una parte di un opera di classificazione più ampia e in costante aggiornamento; una selezione di casi paradigmatici attestati su alcuni dei principali sistemi infrastrutturali della città: la linea Ferroviaria, la strada Sopraelevata Aldo Moro, la Circonvallazione a Monte, Corso Italia, l’Acquedotto storico, l’Autostrada A10, Corso Europa. Ogni progetto diventa l’occasione per esplorare le potenzialità derivate dalla sovrapposizione del sistema infrastrutturale con quello naturale, sia che si tratti di dover sottrarre spazio al mare che di guadagnarne sezionando o sbalzando rispetto alla collina. Il risultato sono organismi autonomi da un lato, ma incapaci di funzionare efficacemente senza la presenza dell’infrastruttura che li ha generati: si tratta di scale, ascensori, rampe, ponti, pontili, funicolari che diventano simultaneamente spazi pubblici, parcheggi, locali commerciali, case, ristoranti, giardini e viali alberati. Sono la possibilità per il progettista di abbandonare le regole compositive o normative che la disciplina gli ha consegnato, per ibridarle con intuizioni e soluzioni che solo un territorio come quello di Genova può suggerire. CONTENUTI 30 schede progetto corredate da schemi, grafici e testi descrittivi, 10 tavole infografiche, 4 strategie operative.
2016
978-88-6373-463-8
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