L’articolo analizza, considerando il caso di Francisco de Vitoria, come il processo di secolarizzazione ha avuto luogo attraverso una lenta trasformazione dei concetti teologici propri della tradizione medievale. In concreto, nel caso del maestro domenicano, un luogo privilegiato in cui i principali concetti etico-giuridici subirono slittamenti e trasformazioni fu quello delle sue lezioni ordinarie, in particolare negli anni compresi fra il 1533, inizio della sua spiegazione sulla I-IIae della Summa theologiae, e la fine del 1535, che coincide con l’inizio della sua spiegazione sulla materia De restitutione, a cui, poco dopo, si aggiunsero le relecciones De temperantia, De Indis e la De iure belli. L’articolo analizza, dunque, attraverso i commenti di Francisco de Vitoria alla I-IIae e alla II-IIae della Summa Theologiae di Tommaso d’Aquino e le sue relecciones, sia il concetto di diritto oggettivo che quello di diritto soggettivo mostrando come i diritti umani si fondano per il maestro domenicano sul concetto tommasiano di lex naturalis. Nella prima parte del contributo si analizzano così alcuni slittamenti semantici o di significato relativamente al tema della legge e del diritto. Nella seconda parte, invece, si volge l’attenzione al senso del silete iurisconsulti pronunciato da Francisco de Vitoria all’inizio della sua relectio De Indis.
Francisco de Vitoria: dal diritto naturale oggettivo ai diritti naturali soggettivi
LANGELLA, SIMONA
2011-01-01
Abstract
L’articolo analizza, considerando il caso di Francisco de Vitoria, come il processo di secolarizzazione ha avuto luogo attraverso una lenta trasformazione dei concetti teologici propri della tradizione medievale. In concreto, nel caso del maestro domenicano, un luogo privilegiato in cui i principali concetti etico-giuridici subirono slittamenti e trasformazioni fu quello delle sue lezioni ordinarie, in particolare negli anni compresi fra il 1533, inizio della sua spiegazione sulla I-IIae della Summa theologiae, e la fine del 1535, che coincide con l’inizio della sua spiegazione sulla materia De restitutione, a cui, poco dopo, si aggiunsero le relecciones De temperantia, De Indis e la De iure belli. L’articolo analizza, dunque, attraverso i commenti di Francisco de Vitoria alla I-IIae e alla II-IIae della Summa Theologiae di Tommaso d’Aquino e le sue relecciones, sia il concetto di diritto oggettivo che quello di diritto soggettivo mostrando come i diritti umani si fondano per il maestro domenicano sul concetto tommasiano di lex naturalis. Nella prima parte del contributo si analizzano così alcuni slittamenti semantici o di significato relativamente al tema della legge e del diritto. Nella seconda parte, invece, si volge l’attenzione al senso del silete iurisconsulti pronunciato da Francisco de Vitoria all’inizio della sua relectio De Indis.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.