L‘internazionale dell‘iconografia urbana, compreso l‘ingannevole risultato dell‘architettura dello show buisness, sembra abbandonare l‘inutilità dei gesti stupefacenti per rivolgere il proprio sguardo verso temi più concreti e vicini ai problemi dell‘abitare e delle differenze ambientali e culturali che dovrebbero caratterizzare, senza ulteriori indugi, ogni seria ricerca progettuale. Probabilmente il confronto con l‘ambiente naturale appare inevitabile al cospetto di un contesto tanto duro e tagliente per la presenza costante della catena andina, quanto instabile e pericoloso perché sospeso sul terminale di una placca continentale che è causa di frequentissimi e violenti terremoti. Tuttavia tali condizioni al contorno, ancorché evidenti, non sono da sole sufficienti a spiegare l‘attualità di una ricerca, quella moderna, che ovunque ha esaurito da molti decenni la sua spinta culturale propulsiva. Evidentemente la sperimentazione di un linguaggio semplice ed efficace bene si contrappone ad un paesaggio complesso e ricchissimo di immagini suggestive e impressionanti, parimenti l‘uso di una composizione organizzata sull‘articolazione elementare di volumi essenziali risponde in modo appropriato alle esigenze di un paese relativamente nuovo e privo di retaggi culturali che non conosce né il classico, con le sue declinazioni, né l‘anticlassico nella sua travagliata genesi, dall‘Art Nouveau all‘Espressionismo.

From the Apennines to the Andes

CASAMONTI, MARCO
2014-01-01

Abstract

L‘internazionale dell‘iconografia urbana, compreso l‘ingannevole risultato dell‘architettura dello show buisness, sembra abbandonare l‘inutilità dei gesti stupefacenti per rivolgere il proprio sguardo verso temi più concreti e vicini ai problemi dell‘abitare e delle differenze ambientali e culturali che dovrebbero caratterizzare, senza ulteriori indugi, ogni seria ricerca progettuale. Probabilmente il confronto con l‘ambiente naturale appare inevitabile al cospetto di un contesto tanto duro e tagliente per la presenza costante della catena andina, quanto instabile e pericoloso perché sospeso sul terminale di una placca continentale che è causa di frequentissimi e violenti terremoti. Tuttavia tali condizioni al contorno, ancorché evidenti, non sono da sole sufficienti a spiegare l‘attualità di una ricerca, quella moderna, che ovunque ha esaurito da molti decenni la sua spinta culturale propulsiva. Evidentemente la sperimentazione di un linguaggio semplice ed efficace bene si contrappone ad un paesaggio complesso e ricchissimo di immagini suggestive e impressionanti, parimenti l‘uso di una composizione organizzata sull‘articolazione elementare di volumi essenziali risponde in modo appropriato alle esigenze di un paese relativamente nuovo e privo di retaggi culturali che non conosce né il classico, con le sue declinazioni, né l‘anticlassico nella sua travagliata genesi, dall‘Art Nouveau all‘Espressionismo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/824885
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