Gli scritti che più strettamente appartengono alla disciplina della Storia, e in particolare a quella della Storia della costruzione navale, sono articoli con contenuti alquanto differenti tra loro, o molto divulgativi o molto specialistici. Lo scienziato si trova spesso in imbarazzo nella lettura di questi testi perché sono scritti di carattere umanistico e non scientifico-tecnico, talvolta infarciti di formule matematiche e diagrammi scritti con linguaggi desueti, intesi a discernere i percorsi di una storia passata e attigua a una disciplina che guarda al futuro prossimo e non più al passato, una storia troppo spesso dimenticata. La Scienza navale, di cui Leonhard Euler (1707 – 1783) fu maestro e a suo modo precursore, langue da tempo immemorabile negli scaffali delle biblioteche dimenticata dagli studiosi. Ciò è avvenuto perché questa disciplina è giunta a consapevolezza di sé soprattutto in età contemporanea, quando, sull’esempio della rivoluzione Galileiana, la comunità dei matematici e degli studiosi di meccanica orientò la sua attenzione ai problemi della costruzione navale e della manovra dei vascelli, che dapprima sembravano discipline affidate soltanto alla perizia dei maestri d’ascia e dei Masters e Shipmasters a bordo delle navi, oltre che alla saggezza della tradizione. La Storia, invece, è un campo di studio e ricerca affascinante e fecondo di utili indicazioni, perché attraverso la comprensione di quanto è stato realizzato nel passato, è stata in grado di stabilire una sempre più coerente definizione delle scienze e delle tecniche che devono essere utilizzate nella progettazione e applicate nel cantiere.

L'ingresso della storia nella scienza navale / The arrival of history in naval science

CORRADI, MASSIMO
2015-01-01

Abstract

Gli scritti che più strettamente appartengono alla disciplina della Storia, e in particolare a quella della Storia della costruzione navale, sono articoli con contenuti alquanto differenti tra loro, o molto divulgativi o molto specialistici. Lo scienziato si trova spesso in imbarazzo nella lettura di questi testi perché sono scritti di carattere umanistico e non scientifico-tecnico, talvolta infarciti di formule matematiche e diagrammi scritti con linguaggi desueti, intesi a discernere i percorsi di una storia passata e attigua a una disciplina che guarda al futuro prossimo e non più al passato, una storia troppo spesso dimenticata. La Scienza navale, di cui Leonhard Euler (1707 – 1783) fu maestro e a suo modo precursore, langue da tempo immemorabile negli scaffali delle biblioteche dimenticata dagli studiosi. Ciò è avvenuto perché questa disciplina è giunta a consapevolezza di sé soprattutto in età contemporanea, quando, sull’esempio della rivoluzione Galileiana, la comunità dei matematici e degli studiosi di meccanica orientò la sua attenzione ai problemi della costruzione navale e della manovra dei vascelli, che dapprima sembravano discipline affidate soltanto alla perizia dei maestri d’ascia e dei Masters e Shipmasters a bordo delle navi, oltre che alla saggezza della tradizione. La Storia, invece, è un campo di studio e ricerca affascinante e fecondo di utili indicazioni, perché attraverso la comprensione di quanto è stato realizzato nel passato, è stata in grado di stabilire una sempre più coerente definizione delle scienze e delle tecniche che devono essere utilizzate nella progettazione e applicate nel cantiere.
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