Da sempre città nota (o vecchia, stratificata, consolidata) e città nuova (o pensata, progettata, in costruzione) si confrontano e si scontrano nella definizione dei sistemi urbano-territoriali attraverso un processo in continuo divenire in cui nuovo inesorabilmente si trova destinato a perdere la propria originaria valenza diventando noto. Per lungo tempo questo fenomeno ha determinato una costante crescita delle città e più in generale dei territori urbanizzati poiché l’adeguamento necessario a rispondere alle sempre nuove e diverse istanze generava una continua addizione di nuove spazialità e sistemi con la conseguente proliferazione di “scarti”, ambiti la cui incapacità di rispondere ai cambiamenti di vita determinati da spinte sociali, politiche ed economiche innestava necessariamente un progressivo degrado ed abbandono. Oggi la crisi economica, l’evidente saturazione spaziale raggiunta e la crescente presa di consapevolezza ecologica non ammettono sprechi e la necessità di fronteggiare trasformazioni sempre più rapide impone di non intervenire più su nuovi territori ma di riciclare (da qui appunto Recycle come nuovo paradigma della pianificazione) quelli già urbanizzati.

Rinaturactivazione resiliente

NAN, EMANUELA
2014-01-01

Abstract

Da sempre città nota (o vecchia, stratificata, consolidata) e città nuova (o pensata, progettata, in costruzione) si confrontano e si scontrano nella definizione dei sistemi urbano-territoriali attraverso un processo in continuo divenire in cui nuovo inesorabilmente si trova destinato a perdere la propria originaria valenza diventando noto. Per lungo tempo questo fenomeno ha determinato una costante crescita delle città e più in generale dei territori urbanizzati poiché l’adeguamento necessario a rispondere alle sempre nuove e diverse istanze generava una continua addizione di nuove spazialità e sistemi con la conseguente proliferazione di “scarti”, ambiti la cui incapacità di rispondere ai cambiamenti di vita determinati da spinte sociali, politiche ed economiche innestava necessariamente un progressivo degrado ed abbandono. Oggi la crisi economica, l’evidente saturazione spaziale raggiunta e la crescente presa di consapevolezza ecologica non ammettono sprechi e la necessità di fronteggiare trasformazioni sempre più rapide impone di non intervenire più su nuovi territori ma di riciclare (da qui appunto Recycle come nuovo paradigma della pianificazione) quelli già urbanizzati.
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